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SPACCIO DI DROGA, CARABINIERI STRONCANO BANDA DI 3 FRATELLI CHE OPERAVA TRA SPOLETO, TREVI E FOLIGNO

Nuovo duro colpo all’attività di spaccio di sostanze stupefacenti. I Carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Spoleto, guidati dal Tenente Giancarlo Caporaso, hanno arrestato lo scorso sabato mattina tre giovani fratelli di nazionalità albanese, di età compresa tra i 20 e 25 anni. Tutti erano in possesso di regolare permesso di soggiorno, anche se solo il fratello maggiore risultava occupato con mansioni di operaio, seppur saltuariamente. In realtà il lavoro regolare era una copertura per la principale attività di famiglia. I fratelli gestivano infatti un remunerativo giro di spaccio di cocaina tra i territori di Spoleto, Trevi (dove risiedevano 2 degli arrestati) e Foligno, dove risiedeva il terzo.
Le indagini del nucleo radiomobile di Spoleto, partite a settembre 2010 con l’arresto di uno dei tre, sono successivamente confluite in quelle della stazione di Trevi, guidata dal Maresciallo Palazzi e iniziata ancor prima, nel maggio 2010, con l’osservazione dei movimenti del fratello maggiore, vero cervello della banda.
Le indagini sono state svolte con metodo tradizionale, soprattutto tramite il pedinamento e l’osservazione dei movimenti della banda, senza dunque l’ausilio di supporti tecnici e di intercettazione. Il primo arresto, che consentì anche il recupero di 3 grammi di cocaina, avvenne infatti quando i Carabinieri colsero due dei fratelli nell’atto di cedere droga. In quell’occasione ci fu solo un arresto perché l’altro malvivente riuscì a fuggire dileguandosi nei campi.
I tre fratelli erano noti già da parecchio tempo alle forze dell’ordine di Spoleto, Trevi e Foligno, e la loro fedina penale non potrebbe lasciar presupporre il contrario. Oltre alle accuse di spaccio di sostanze stupefacenti infatti, dovranno rispondere anche delle accuse di tentata estorsione nei confronti dei loro clienti e di violenza privata aggravata nei confronti di alcuni cittadini che avevano testimoniato contro di loro.
Già, perché il “modus operandi” della banda, che prevedeva incontri in luoghi molto isolati e sempre diversi del comprensorio spoletino, non sempre sfuggiva ai residenti di quelle zone, che a più riprese avevano denunciato alle forze dell’ordine dei movimenti sospetti. Non appena i tre malviventi venivano a conoscenza degli autori di quelle soffiate, non esitavano a minacciarli per convincerli a ritrattare la loro testimonianza.
In ogni caso, grazie alle testimonianze rese dai cittadini, alle conferme date ai Carabinieri sull’identità dei malviventi da parte degli assuntori e alla capillare attività di osservazione, sabato scorso la banda è stata consegnata alla giustizia. Due degli arrestati, tra cui il maggiore dei fratelli che coordinava le attività, sono in carcere; mentre il terzo, a cui è stato riconosciuto un ruolo più marginale negli illeciti, si trova ai domiciliari.
Le operazioni parallele dei Carabinieri di Spoleto e Terni hanno messo fine ad un’attività molto ben avviata che, dato anche l’elevato tasso di purezza della cocaina spacciata, fruttava ai tre protagonisti un buon giro d’affari, con costi al grammo non inferiori a 70/100 euro ed una clientela numerosa e molto variegata.

A margine della conferenza stampa che ha illustrato l’operazione di sabato scorso, il Capitano Fabio Rufino, comandante della Compagnia di Spoleto, ha reso noti i dati dell’operato del suo Comando in merito all’attività di contrasto al fenomeno della detenzione e dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel 2010 il Comando di Spoleto ha arrestato 14 persone in flagranza di reato, denunciato 27 persone in stato di libertà, segnalato alla prefettura 45 assuntori e sequestrato 560 grammi di sostanze stupefacenti (hashish, marijuana e cocaina). Nel 2011, invece, sono state già 9 le persone arrestate in flagranza di reato (compresi i 3 fratelli) tra cui un minorenne, 16 quelle denunciate in stato di libertà (tra cui 4 minorenni) e 10 gli assuntori segnalati alla prefettura; mentre ammonta a 286 grammi il peso degli stupefacenti sequestrati. Circa quest’ultimo punto, la differenza sostanziale con l’anno 2010 è il sequestro di un grammo di MD, una metanfetamina dagli spiccati effetti eccitanti, già molto in voga tra i fautori dello “sballo”.

(Jacopo Brugalossi)