Spaccio di cocaina e hashish nella zona dell'Alto Orvietano, scattano gli arresti di 3 albanesi dopo mesi di indagini, intercettazioni e pedinamenti
Ben 386 cessioni di cocaina ed hashish documentate dai carabinieri: è questa l’attività che ha portato all’arresto di 3 uomini, accusati di gestire una fiorente attività spaccio di stupefacenti nella zona dell’Alto Orvietano. Sono stati ora tradotti al carcere di Terni.
Gli arresti sono scattati all’alba di oggi (2 marzo) da parte dei carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Orvieto, unitamente ai militari delle locali stazioni inviati come rinforzo, e dell’aliquota carabinieri cinofili di Roma. Tre le ordinanze di custodia cautelare eseguite, al termine di una complessa attività investigativa, emesse dal gip di Terni su richiesta della locale Procura. Le manette sono scattate ai polsi di 3 uomini di origine albanese, accusati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e hashish.
La complessa attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Temi, ha consentito di accertare come il sodalizio criminale gestisse lo spaccio di cocaina e hashish nei territori dell’alto orvietano, principalmente nei comuni di Fabro, Monteleone d’Orvieto e Montegabbione, sino a divenire, in tali centri, il punto di riferimento dei consumatori dell’intera zona.
Nel corso dell’attività, diversi sono stati i recuperi di sostanza stupefacente effettuati dagli investigatori dell’Arma dei Carabinieri nei confronti di svariati consumatori, nonché le segnalazioni amministrative conseguenti. A tali riscontri è seguita una puntuale attività tecnica di intercettazione, nonché numerosi servizi di osservazione, posti in essere nell’arco delle investigazioni intraprese, che hanno consentito di delineare sempre più un oggettivo quadro probatorio, capace di individuare con esattezza le responsabilità degli appartenenti al sodalizio criminale.
L’inchiesta in questione ha quindi permesso di ricostruire come, tra la fine del 2021 e i primi mesi del 2022, gli indagati abbiano effettuato 386 cessioni di sostanza stupefacente (374 di cocaina e 12 di hashish), per un totale di 376 grammi di sostanza ceduta (316 grammi di cocaina e 60 di hashish). Il controvalore economico dello spaccio sarebbe di 25.720 euro.