Foligno

Spaccio al parco, 33enne fugge alla polizia e si schianta: arrestato e condannato

Colpo allo spaccio di eroina e cocaina a Foligno, con gli agenti del commissariato di polizia che hanno arrestato un 33enne tunisino, rischiando però anche di essere investiti. L’attività dei poliziotti si è focalizzata nel parco pubblico di via Rubicone, dove c’erano due persone – una in auto ed una in bici – in attesa di qualcuno. Poco dopo i due sono stati avvicinati da un’altra auto, alla cui guida c’era un uomo che ha consegnato loro qualcosa in cambi odi denaro.

A quel punto è scattata l’operazione: mentre uno degli agenti ha tentato di fermare i due acquirenti, l’altro si è diretto verso lo spacciatore, intimandogli di spegnere il motore e scendere dal veicolo. Quest’ultimo, però, è ripartito velocemente a bordo dell’auto, costringendo l’operatore ad aggrapparsi al conducente nel tentativo di evitare di essere investito. Dopo una fuga di pochi metri, l’auto è andata a sbattere contro la recinzione del parco, fermandosi. Quello che poi è risultato essere un 33enne tunisino ha quindi cercato di fuggire a piedi, con il poliziotto che però lo ha bloccato, venendo però aggredito.

Con non poca fatica, anche grazie all’intervento dell’altro agente sopraggiunto, i poliziotti sono riusciti a contenere lo spacciatore, che è stato poi sottoposto a perquisizione. Con sé è risultato avere 7 involucri in plastica elettrosaldati, contenenti eroina e cocaina, oltre a più di 1000 euro in contanti, verosimilmente provento dell’attività di spaccio.

I poliziotti hanno poi sottoposto a controllo uno dei due clienti – l’altro, durante la colluttazione è riuscito a darsi alla fuga -, identificato come un cittadino italiano, classe 1992, che è stato trovato in possesso di una dose di sostanza stupefacente, acquistata dal tunisino poco prima.

Per questi motivi, al termine delle formalità di rito, il 33enne è stato tratto in arresto per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti, con contestuale sequestro delle sostanze e del denaro trovato in suo possesso. A termine dell’udienza di convalida davanti al tribunale di Spoleto, l’uomo ha patteggiato una pena pari a 2 anni e 3 mesi di reclusione, oltre alla multa di 4000 euro. Nei confronti dell’assuntore, invece, si procederà alla contestazione della sanzione amministrativa prevista dall’articolo 75 del d.P.R. 309/90.