Prima sono scappati in motorino e poi a piedi, per uno dei due (cittadino tunisino di 26 anni) sono scattate le manette. L’arresto è frutto di una serie di servizi di controllo del territorio, disposti dal questore Carmelo Gugliotta e diretti dal commissario capo Adriano Felici, che hanno investito in quest’occasione le zone di Fontivegge, Madonna Alta e San Sisto. Il bilancio complessivo è di una persona arrestata in flagranza di reato, 43 soggetti identificati e 26 autoveicoli controllati.
Inseguimento Poco prima delle 12 una pattuglia del Reparto prevenzione crimine si è imbattuta, a Madonna Alta, in due nordafricani che viaggiavano a bordo di un motociclo. I due, quando hanno incrociato la polizia, hanno tradito un certo nervosismo, con il passeggero si voltava in continuazione per verificare se gli agenti li stessero o meno seguendo. La polizia ha cercato di fermarli ed è nato un inseguimento a sirene spiegate. Dopo circa un chilometro, i fuggitivi hanno abbandonato lo scooter in via Briganti per tentare la fuga a piedi. Uno dei due è riuscito a dileguarsi, mentre il secondo, dopo essersi disfatto di numerosi involucri in cellophane contenenti sostanza stupefacente, è stato raggiunto da un poliziotto.
I calci, i pugni e l’arresto Raggiunto, il 26enne tunisino ha ingaggiato uno scontro fisico col suo inseguitore. Lo ha preso a calci e pugni, procurandogli lesioni guaribili in 5 giorni, ma alla fine è stato ammanettato. La polizia ha poi provveduto al recupero della droga: 11 involucri in cellophane, contenenti circa 2 grammi di cocaina e 6 grammi di eroina. Il tunisino è stato arrestato in flagranza per i reati di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. La polizia sta ora indagando per attribuire un volto ed un nome al secondo nordafricano. Infine, il motociclo è stata sottoposta a sequestro amministrativo, poiché sprovvista di copertura assicurativa.