Cronaca

Spacciatore sbadato, dimentica 1 kg di marijuana sul treno e chiede aiuto alla Polfer

Ha dimenticato lo zaino, contenente 1 kg di marijuana sul treno, e sperando di farla franca ha chiesto aiuto alla polizia ferroviaria di Foligno, alla cui stazione era appena sceso. Ma la poca scaltrezza dello spacciatore sbadato lo ha portato di lì a poco a finire in manette.

È l’esito dell’operazione congiunta messa a segno dagli Uffici di Polizia Ferroviaria di Foligno, Fabriano e dalla Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polfer di Ancona. I fatti si sono svolti martedì, con l’uomo, un nigeriano di 26 anni residente a Roma, arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il giovane, dopo essere sceso a Foligno dal treno proveniente da Roma, si era rivolto agli agenti della Polfer poiché aveva dimenticato uno zaino sul convoglio, nel frattempo ripartito. Gli operatori hanno contattato il capo treno a bordo del regionale e concordato, con lui e il viaggiatore, il recupero della borsa, subito ritrovata, tramite la polfer di Fabriano dove, di lì a poco, sarebbe giunto il treno.

Preso il bagaglio, nell’eseguire alcune necessarie verifiche a scopo precauzionale, gli agenti si sono insospettiti per l’involucro contenuto nello zaino, dal quale proveniva un forte e caratteristico odore, poi risultato appartenere ad un panetto di marijuana del peso complessivo di quasi un kg.

A quel punto, di concerto con gli uomini della squadra di polizia giudiziaria di Ancona, è stato organizzato un servizio di appostamento volto ad intercettare il cittadino straniero. Questi, presentatosi per “ritirare” la borsa e messo di fronte all’evidenza dei fatti, ha dapprima tentato di disconoscere la paternità dell’oggetto ma, purtroppo per lui, lo stesso appariva inconfutabilmente sulle sue spalle all’atto di salire sul treno nella stazione di Roma, come mostrato dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza opportunamente acquisite dagli agenti. A quel punto lo straniero è stato arrestato ed associato presso il carcere di Montacuto a disposizione dell’autorità giudiziaria.