L'uomo fermato dagli agenti della Polizia di Foligno che lo hanno perquisito trovando la droga nascosta anche nell'affittacamere in cui viveva.
Maghrebino arrestato dagli agenti della Polizia di Foligno. L’operazione è scattata ieri mattina, quando il personale della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Foligno lo ha bloccato per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
L’uomo aveva precedenti
L’attività ha avuto inizio quando i poliziotti si sono imbattuti, nel centro storico folignate, in un giovane tunisino a loro ben noto in ragione di specifici precedenti in materia di stupefacenti. Hanno quindi deciso di sottoporlo ad una verifica più approfondita che ha dato esito positivo. Infatti, gli operatori lo hanno trovato in possesso di tre involucri contenenti sostanza stupefacente tipo hashish e di tre involucri contenenti cocaina, già pronti per lo spaccio. Il maghrebino, inoltre, è stato trovato in possesso di un mazzo di chiavi, relativi ad una stanza di un affittacamere situato non lontano dal luogo del controllo.
Perquisizione dell’affittacamere
Per questo motivo, il personale del Commissariato ha proceduto alla perquisizione della struttura ricettiva rinvenendo, all’interno della camera in uso all’uomo, ulteriori dosi di hashish e cocaina, poi sequestrate dagli operatori, per un peso complessivo di oltre 120 grammi di hashish e circa 35 grammi di cocaina, a testimonianza di un’attività di spaccio di stupefacenti non occasionale.
Stanza prenotata con un documento falso
Pertanto, il giovane è stato arrestato in flagranza per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e, su disposizione del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Spoleto, associato presso il carcere di Spoleto. Inoltre, gli accertamenti esperiti dai poliziotti presso l’affittacamere hanno altresì dimostrato che il maghrebino, ai fini della prenotazione della stanza, ha utilizzato il documento identificativo di un altro soggetto; per tale ragione è stato anche deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di sostituzione di persona.
L’indagato deve presumersi innocente sino alla sentenza di condanna definitiva.