Ancora un arresto per spaccio di stupefacenti in Valtiberina. Questa volta è toccato a B.S., 39enne cittadino algerino, irregolare sul territorio nazionale, nullafacente e con precedenti penali, ammanettato dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Città di Castello.
L’’indagine che ha portato all’arresto è iniziata diversi mesi fa con numerosi servizi di osservazione nel centro storico tifernate. Tali attività, condotte in collaborazione con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia, hanno consentito di identificare numerosi acquirenti di hashish, in gran parte giovani del posto, a cui in diverse circostanze sono state sequestrate modiche quantità di stupefacente.
Le indagini hanno permesso di identificare, in particolare, due cittadini algerini ritenuti attivissimi spacciatori al dettaglio operanti nel centro storico. Grazie, in particolare, a prolungati servizi di osservazione e pedinamenti, è stato possibile acquisire numerosi e concreti elementi probatori.
Il modus operandi posto in essere dai due e, in particolare, dal 39enne, era spesso simile. Essi infatti erano soliti contattare i clienti nei vicoli del quartiere Mattonata e nei pressi di un bar di Via San Florido. Gli spacci, tuttavia, sono spesso avvenuti anche lungo le sponde del fiume Tevere, oltre che in prossimità o all’interno dei parchi pubblici del centro. Complessivamente sono stati contestati oltre 30 episodi di spaccio.
Il Giudice per le Indagini Preliminari, valutati gli elementi raccolti, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del 39enne. Lo scorso venerdì i militari dell’Aliquota Operativa hanno rintracciato B.S. mentre era a passeggio in centro. Una volta fermato, l’uomo è stato condotto prima in caserma per le incombenze di rito, e successivamente tradotto presso il carcere di Perugia Capanne.