Nei giorni scorso un uomo è stato notato dagli agenti dell'Antidroga in un bar, noto come centro di ritrovo di tossicodipendenti e di spacciatori e, pertanto, sottoposto a controllo. Il 45enne ha detto agli agenti di lavorare come piastrellista, ma di essere senza lavoro da mesi e di non aver ricevuto alcuni pagamenti dai clienti e di essere perciò in bolletta, ma in tasca gli agenti hanno trovato oltre 300 euro, tutti suddivisi in mazzetti da 40.
Nei giorni successivi la Sezione Antidroga non l’ha mai perso di vista e lunedì l’ha fermato sotto casa. Alla vista della Polizia, l’uomo ha deglutito immediatamente, ma sebbene incalzato dalle domande, ha detto di aver ingoiato una caramella per la paura. In casa, gli agenti hanno trovato 5 grammi di eroina e il materiale per la confezione delle dosi; è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio.
L’uomo ha cercato di giustificarsi dando la colpa alla crisi, ha detto che non avrebbe mai voluto darsi allo spaccio e, soprattutto, di non volerlo più fare, e come prova della serietà delle sue intenzioni, ha detto agli agenti di aspettare fino alla mattina successiva, quando sarebbe arrivato in questura con una sorpresa. Gli agenti, tenendolo sempre sotto controllo, hanno acconsentito alla sua particolare richiesta e la mattina dopo, in effetti, l’uomo si è presentato negli uffici dell’Antidroga con un ovulo contenente 0,5 di eroina, la “caramella” che aveva ingoiato il giorno prima.