(Adnkronos) - “La qualità prima di tutto, oltre ad essere un mantra è una realtà che viviamo ogni giorno. Ci sono persone di grande livello a lavorare sul caffè con un approccio tecnologico e di processo veramente sartoriale per offrire un caffè che sorprende quando lo si beve la prima volta, perché è rotondo, piacevole, stimolante e non delude quando lo si ricompra, perché è costante nel tempo, grazie al grande lavoro dietro al prodotto e al processo”. Lo ha detto il direttore marketing di Cellini Caffè, Gianluca Fausti, in occasione della presentazione della birra Biova Cellini, frutto della trasformazione del caffè recuperato dalle capsule danneggiate durante il processo produttivo, che rinasce in una birra artigianale di alta qualità: oltre 10mila capsule altrimenti inutilizzabili, trasformate in 2.500 litri di birra.
“All'interno di questo processo, proprio perché sono alti i nostri standard di qualità e di servizio che vogliamo offrire alle persone, ci siamo resi conto che sulla linea dell'alluminio installato da circa due anni, una parte di capsule vengono scartate perché sottopeso e non possono essere commercializzate, ma ce ne sono anche altre che finiscono in un pack in cui manca una capsula e, quindi, escono dal processo produttivo - spiega Fausti - l'alluminio è un materiale molto delicato: quando lo si tocca, rischia di ammaccarsi e questo non ci permette di reimmetterlo nel processo di produzione, in quanto non garantirebbe, una volta che dovessero arrivare al consumatore, di avere l'estrazione ottimale che vogliamo. Quindi, si tratta di capsule che escono dal processo produttivo, ma di fatto buone”.
Per Cellini 'La qualità prima di tutto', infatti, rappresenta un vero e proprio mantra per un caffè d’eccezione, dove ogni nuova esplorazione è un’avventura tutta da gustare, con un approccio che garantisce risultati superiori e una qualità costante, frutto di una selezione rigorosa delle materie prime, di tecniche di tostatura lenta e di una macinatura su misura.
“Da questa realizzazione è nata la volontà di capire come riutilizzare queste capsule e trasformarle da spreco a risorsa: abbiamo conosciuto Biova, una start up innovativa che fa proprio del recupero alimentare la sua ragion d'essere e insieme abbiamo sviluppato un progetto che è veramente per me la definizione di che cosa vuol dire Cellini e di cosa significa andare oltre alle forme tipiche del caffè, in quanto si tratta di un caffè che diventa birra, di un caffè che si stappa - afferma il direttore marketing di Cellini Caffè - un prodotto che da spreco si trasforma in risorsa, dando vita ad un processo di circolarità a 360 gradi, in quanto si separa il caffè buono non ancora utilizzato presente all'interno di queste capsule dall'alluminio. Ciò permette di aromatizzare questa birra in modo interessante e al contempo di riciclare l'alluminio”.
Questa birra speciale prosegue il solco dell’eccellenza tipica di tutta la gamma Cellini: leggera, trae ispirazione dalla Schwarzbier, lager scura tedesca, ed è caratterizzata da un colore intenso e da piacevoli note di caffè 100% arabica, con una gradazione alcolica del 4,7%. Per celebrare questa nuova avventura di gusto, Cellini insieme a Biova Project presenta il tour Coffe Hour: un calendario di eventi nei bar Cellini di Milano che permetteranno di scoprire un nuovo modo di gustare il caffè, attraverso la degustazione della birra Biova Cellini e di una selezione di signature cocktail al caffè firmati Cellini che accenderanno le serate dalle 17:30 alle 20:30.
“Portando questo approccio alla sostenibilità di fronte alle persone in modo concreto e non solo astratto attraverso una dichiarazione o un processo che non si vede, ma che possa essere una vera e propria esperienza, abbiamo voluto creare il Coffee Tour, di modo che le persone possano vivere un momento immersivo e stimolante. Ci auguriamo che il pubblico possa pensare al caffè in una modo diverso e alternativo, ma anche rivolgere lo sguardo alle tematiche di sostenibilità e ambientali, cruciali e importanti per noi, ma anche per il Pianeta”, conclude.
(Adnkronos) – “La qualità prima di tutto, oltre ad essere un mantra è una realtà che viviamo ogni giorno. Ci sono persone di grande livello a lavorare sul caffè con un approccio tecnologico e di processo veramente sartoriale per offrire un caffè che sorprende quando lo si beve la prima volta, perché è rotondo, piacevole, stimolante e non delude quando lo si ricompra, perché è costante nel tempo, grazie al grande lavoro dietro al prodotto e al processo”. Lo ha detto il direttore marketing di Cellini Caffè, Gianluca Fausti, in occasione della presentazione della birra Biova Cellini, frutto della trasformazione del caffè recuperato dalle capsule danneggiate durante il processo produttivo, che rinasce in una birra artigianale di alta qualità: oltre 10mila capsule altrimenti inutilizzabili, trasformate in 2.500 litri di birra.
“All’interno di questo processo, proprio perché sono alti i nostri standard di qualità e di servizio che vogliamo offrire alle persone, ci siamo resi conto che sulla linea dell’alluminio installato da circa due anni, una parte di capsule vengono scartate perché sottopeso e non possono essere commercializzate, ma ce ne sono anche altre che finiscono in un pack in cui manca una capsula e, quindi, escono dal processo produttivo – spiega Fausti – l’alluminio è un materiale molto delicato: quando lo si tocca, rischia di ammaccarsi e questo non ci permette di reimmetterlo nel processo di produzione, in quanto non garantirebbe, una volta che dovessero arrivare al consumatore, di avere l’estrazione ottimale che vogliamo. Quindi, si tratta di capsule che escono dal processo produttivo, ma di fatto buone”.
Per Cellini ‘La qualità prima di tutto’, infatti, rappresenta un vero e proprio mantra per un caffè d’eccezione, dove ogni nuova esplorazione è un’avventura tutta da gustare, con un approccio che garantisce risultati superiori e una qualità costante, frutto di una selezione rigorosa delle materie prime, di tecniche di tostatura lenta e di una macinatura su misura.
“Da questa realizzazione è nata la volontà di capire come riutilizzare queste capsule e trasformarle da spreco a risorsa: abbiamo conosciuto Biova, una start up innovativa che fa proprio del recupero alimentare la sua ragion d’essere e insieme abbiamo sviluppato un progetto che è veramente per me la definizione di che cosa vuol dire Cellini e di cosa significa andare oltre alle forme tipiche del caffè, in quanto si tratta di un caffè che diventa birra, di un caffè che si stappa – afferma il direttore marketing di Cellini Caffè – un prodotto che da spreco si trasforma in risorsa, dando vita ad un processo di circolarità a 360 gradi, in quanto si separa il caffè buono non ancora utilizzato presente all’interno di queste capsule dall’alluminio. Ciò permette di aromatizzare questa birra in modo interessante e al contempo di riciclare l’alluminio”.
Questa birra speciale prosegue il solco dell’eccellenza tipica di tutta la gamma Cellini: leggera, trae ispirazione dalla Schwarzbier, lager scura tedesca, ed è caratterizzata da un colore intenso e da piacevoli note di caffè 100% arabica, con una gradazione alcolica del 4,7%. Per celebrare questa nuova avventura di gusto, Cellini insieme a Biova Project presenta il tour Coffe Hour: un calendario di eventi nei bar Cellini di Milano che permetteranno di scoprire un nuovo modo di gustare il caffè, attraverso la degustazione della birra Biova Cellini e di una selezione di signature cocktail al caffè firmati Cellini che accenderanno le serate dalle 17:30 alle 20:30.
“Portando questo approccio alla sostenibilità di fronte alle persone in modo concreto e non solo astratto attraverso una dichiarazione o un processo che non si vede, ma che possa essere una vera e propria esperienza, abbiamo voluto creare il Coffee Tour, di modo che le persone possano vivere un momento immersivo e stimolante. Ci auguriamo che il pubblico possa pensare al caffè in una modo diverso e alternativo, ma anche rivolgere lo sguardo alle tematiche di sostenibilità e ambientali, cruciali e importanti per noi, ma anche per il Pianeta”, conclude.