“La Regione Umbria ha adottato lo scorso ottobre un disegno di legge sulla ricostruzione post sisma che si occupa di urbanistica, edilizia e sviluppo economico, con l’obiettivo di contribuire non solo alla riduzione della vulnerabilità sismica e alla riqualificazione paesaggistica e della sostenibilità ambientale dei territori colpiti dal sisma, ma anche di promuovere lo sviluppo socio-economico ed evitare lo spopolamento di queste aree”. Lo ha detto il vice presidente della Giunta regionale dell’Umbria, Fabio Paparelli, intervenendo ieri, a Roma, alla presentazione dello studio di Nomisma “Ripartire dopo il sisma” in merito ad iniziative progettuali che, coerenti con le specificità locali e le vocazioni dei territori di Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, possono alimentare il tessuto economico e riportare vita e lavoro sul territorio.
Il MasterPlan per Spoleto e la Valnerina
Nell’evidenziare che le politiche per la crescita dell’area colpita dal sisma in Umbria sono individuate nello strumento del MasterPlan per lo sviluppo della Valnerina e del Comune di Spoleto, Paparelli ha detto che “le direttrici chiave per la realizzazione degli interventi riguardano lo sviluppo integrato dell’ambiente rurale e del sistema integrato turismo, ambiente e cultura, la valorizzazione dell’ambiente naturale e la crescita del sistema delle imprese manifatturiere e dei servizi. Il Masterplan – ha aggiunto – si propone di fare della Valnerina un’area capace di coniugare al più alto livello innovazione e sostenibilità, attraverso una combinazione virtuosa che caratterizzerà il tratto distintivo della Valnerina di domani”.
Delocalizzate 217 imprese, ne mancano 25
Nel fare il punto su alcune delle attività svolte per sostenere lo sviluppo e la ripresa produttiva, Paparelli ha ricordato che ad oggi sono state delocalizzate nei comuni di Norcia, Cascia e Preci 217 imprese, di cui 105 attraverso la realizzazione di strutture pubbliche e 112 con il supporto ad iniziative delle singole imprese, mentre sono in corso le procedure per la delocalizzazione delle ultime 25 imprese. Relativamente al “danno indiretto” le imprese coinvolte sono state 532 per 5,4 milioni di contributi concessi.
“In particolare – ha detto il vice presidente – nell’area interna del cratere sono coinvolte 298 imprese, per una spesa di 3,1 milioni circa; nell’area esterna al cratere le imprese sono 233 imprese, per 2,3 milioni circa. Sono state perfezionate e completate tutte le procedure di erogazione degli anticipi del 70% del contributo.
Indennità “una tantum”, erogati 7 milioni di euro
Per quanto riguarda le indennità ‘una tantum’ di 5 mila euro a favore dei lavoratori autonomi dell’area individuata come maggiormente danneggiata, “dal periodo di attivazione sono pervenute 1550 domande e l’istruttoria – ha detto Paparelli – si è conclusa con l’autorizzazione di 1414 indennità, per circa 7 milioni di euro erogati. Due milioni di euro (il dato si riferisce al 30/09/2018 ndr) sono stati autorizzati – ha aggiunto il vice presidente – come integrazione salariale di 238 dipendenti di 70 aziende del cratere”. Relativamente alle misure previste dall’Asse terremoto del POR FESR 2014 2020, Paparelli ha ricordato quelle riguardanti: il Turismo ed il Commercio finalizzate a favorire gli investimenti anche di reti di imprese, con una dotazione di 3milioni 360 mila euro, di cui 756 mila già utilizzate nell’abito di due bandi per le imprese turistiche ed in particolare i prodotti Wedding e Family; la misura per Manifatturiero e Servizi, anche questa a sostegno degli investimenti delle imprese dell’area, con una dotazione di 2 milioni di euro; la misura per la Promozione turistica, con un budget di 2 milioni 800 mila euro che è stata interamente utilizzata per la promozione del Brand Umbria. “E’ in fase di predisposizione e sarà pubblicato nelle prossime settimane – ha annunciato – il testo dell’avviso pubblico per incentivi agli investimenti delle imprese dell’area del cratere (Art. 20 dl 189/2016), che prevede risorse per 4 milioni 900 mila euro”.
Entrando poi nel merito dei principali interventi nazionali a sostegno del sistema produttivo delle aree colpite dal sisma, Paparelli ha ricordato che il 28 settembre 2018 si è chiusa la procedura per le presentazione delle domande a valere sull’avviso nazionale a sostegno agli investimenti riservato alle imprese ubicate nell’area del sisma delle quattro regioni (ex art. 25 dl 189/2016) e che sono ancora in corso da parte di Invitalia le procedure istruttorie relative a tre importanti progetti di investimento che complessivamente assommano a 9 milioni 400 mila euro e che prevedono occupazione aggiuntiva per 62 lavoratori, con uno stanziamento assegnato all’Umbria di 6 milioni 700 mila euro.