Stop temporaneo ai prelievi di sangue in due zone di Terni, a Marmore e Piediluco, per il periodo estivo. La decisione presa dall’Usl Umbria 2 è stata anticipata dal consigliere comunale del Pd Sandro Piccinini ed ora vede la presa di posizione anche della Cgil.
“Il sindaco e la giunta intervengano subito nei confronti della Usl 2 e della Regione dell’Umbria affinché venga scongiurata la sospensione totale del servizio ambulatoriale dei prelievi ematici a Marmore e Piediluco”. Lo chiede il consigliere del Pd Sandro Piccinini, preannunciando anche un’interrogazione urgente sulla questione.
“Secondo quanto mi risulta – scrive Piccinini – la Usl Umbria 2 starebbe per comunicare ai residenti di Marmore e Piediluco la sospensione totale del servizio ambulatoriale dei prelievi ematici dal 15 giugno al 15 settembre mentre sarebbe garantito solo il servizio per quelli domiciliari”. “Questa scelta, se confermata – prosegue Picccinini – sarebbe probabilmente dovuta alla carenza di personale infermieristico in quanto quello rimasto è costretto a sobbarcarsi una mole di lavoro abnorme e quindi non può coprire tutti i servizi”. “Molti cittadini, per lo più anziani, sono costretti ad effettuare ormai da tempo i cosiddetti esami salvavita presso i centri di salute presenti nei loro paesi di residenza senza tra l’altro appesantire le strutture sanitarie della città (Cervino – Ferriera – Ospedale, ecc.); purtroppo la popolazione in queste realtà ha raggiunto livelli di età media molto elevata e molti anziani non hanno neppure la possibilità di raggiungere le strutture cittadine. Tra l’altro questa sospensione rischia di far aumentare le richieste per il prelievo domiciliare, aggravando ancora di più la situazione”. Occorre infine valutare – conslude Piccinini – che “nel corso degli anni in questi centri di salute, dove tra l’altro sono stati effettuati anche interventi manutentivi per renderli dignitosi ed accoglienti, l’attività specialistica è andata praticamente ad esaurimento e che detti centri vengono per fortuna utilizzati dai medici di base, per i prelievi di sangue e dai medici legali: tutto ciò crea un disservizio enorme penalizzando una parte della città, che a questo punto non ha più la stessa dignità delle altre”.
A polemizzare sulla decisione sono anche Spi e Fp Cgil. “La decisione presa dalla Asl 2 Umbria – dicono – di sospendere per tutto il periodo estivo, dal 15 giugno al 15 Settembre, il Servizio Ambulatoriale dei prelievi ematici salvavita nelle zone di Marmore e Piediluco, sta creando, come prevedibile, una situazione di estremo disagio tra la popolazione, in particolare nelle persone di una età avanzata, chiamate a rivolgersi presso le strutture di Terni. L’idea balzana che per far fronte a carenze di organici si taglino i servizi ai cittadini continua a trovarci completamente in disaccordo. Se a ciò si aggiungono altre ventilate dismissioni di erogazione di servizi in quelle zone, vedi la Farmacia o servizi di pubblica utilità, siamo di fronte, ancora una volta, ad una scarsa attenzione da parte di chi amministra la città verso le periferie e le reali problematiche dei cittadini, in particolare di quelli più fragili. Si rischia tra l’altro, con questa scelta, di aggravare pesantemente le strutture chiamate a sopperire un aumento notevole di utenza, con il risvolto di far perdere alle persone interessate molto tempo. Chiediamo a chi amministra la città e alla Direzione della ASL2 Umbria di prendere in mano urgentemente la questione, al fine di rivedere, anche a livello organizzativo, la decisione presa. Le carenze strutturali dei servizi pubblici non le possono pagare ancora una volta i cittadini, in particolare gli anziani, sulla propria pelle!”