Paparelli chiede la consegna degli elenchi per verificare chi non abbia assolto all'obbligo, Coletto: abbiamo sollecitato verifiche
Sono finora 75 tra infermieri e medici e personale ausiliario coloro che sono stati sospesi in Umbria per non aver rispettato l’obbligo vaccinale. Ma il sospetto è che negli ospedali e nelle struttura sanitarie umbre entri ancora ogni giorno personale che ha aggirato la legge (non solo gli esentati, dunque).
Perché i controlli all’ingresso riguardano il solo Green Pass, che ancora può essere ottenuto anche con il tampone, evidenzia il consigliere regionale Paparelli. Che ha chiesto all’assessore Coletto di conoscere quante unità di personale sanitario non hanno rispettato l’obbligo vaccinale, quanti provvedimenti di sospensione sono stati assunti ed in quali date e quali controlli per il personale sanitario vengono attualmente effettuati all’ingresso dei luoghi di lavoro.
Coletto: sollecitato verifiche
L’assessore Luca Coletto ha risposto che “c’è massima attenzione alla verifica nei confronti delle Aziende e dei dipendenti. Sono circa 10.400 le unità in servizio nella sanità. Sono stati emessi 75 provvedimenti di sospensione dal servizio. I dati sono in continua evoluzione – la sua premessa – in relazione alla prosecuzione della campagna vaccinale e al riconoscimento di eventuali esenzioni. Ogni azienda ha appositi protocolli per la verifica degli accessi dei propri dipendenti. Abbiamo sollecitato la verifica del rispetto dell’obbligo vaccinale per tutti gli operatori della sanità regionale”.
Paparelli: farsi dare i nomi di chi non si è vaccinato
Paparelli si è detto “soddisfatto dell’attenzione annunciata dall’assessore. A fronte di una legge dell’aprile 2021 nessun direttore generale di aziende e ospedali ha pensato di stipulare un’intesa con l’ordine dei medici per farsi dare i nomi di coloro che non hanno assolto l’obbligo vaccinale. Mi auguro – ha concluso – che vengano assunti provvedimenti per consentire l’accesso dei soli operatori sanitari e amministrativi vaccinati”.