Dalle case alle chiese. Dopo i numerosi furti a danno delle abitazioni dell’Alto Tevere ora si passa a “profanare” anche gli edifici sacri. E’ successo nella notte tra sabato 20 e domenica 21 febbraio quando, poco dopo la mezzanotte, è giunta al 112 una segnalazione di furto in una chiesa di Umbertide, essendo stata notata la presenza di un intruso all’interno della sagrestia.
Immediatamente sono giunti sul posto i Carabinieri i quali, non appena arrivati, si sono subito avveduti dell’effrazione alla porta di ingresso della sagrestia sorprendendo all’interno, una volta entrati, il ladro ancora intento a rovistare nei locali. Alla vista dei militari, l’uomo ha tentato di darsi alla fuga e, prontamente bloccato, avrebbe pure cercato di usare la forza per divincolarsi e dileguarsi senza successo.
I Carabinieri intervenuti hanno in seguito appurato che il ladro era già in procinto di portare via due candelabri del “700” in legno, uno zaino contenente varie paia di scarpe e chiavi della parrocchia per un valore complessivo di 4.000 euro. La refurtiva, recuperata, è stata poco dopo restituita al parroco della chiesa.
Al termine degli accertamenti lo straniero, 39enne di origine algerina senza fissa dimora, è stato arrestato in flagranza di reato per furto aggravato e trattenuto in camera di sicurezza. Ieri mattina, il GIP del Tribunale di Perugia ha convalidato l’arresto e, nella stessa giornata, a seguito di richiesta di patteggiamento della pena, è stata emessa anche sentenza di condanna a 10 mesi di reclusione.