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SOPPRESSIONE TRATTE UMBRE DI TRENITALIA

Sul rischio che Trenitalia elimini diversi treni relativi a tratte che coinvolgono l'Umbria, il capogruppo dell'Udc Enrico Sebastiani ha presentato, stamattina, una interrogazione in cui chiede alla Giunta regionale “se risulta al vero che dal 9 dicembre prossimo, data di entrata in vigore dell'orario invernale, si verificheranno realmente modifiche sostanziali che potrebbero determinare nuovi e più gravi disagi per i cittadini. In caso affermativo – continua Sebastiani – si chiede all'Esecutivo se non ritiene di dover ridiscutere il contratto per la gestione dei servizi ferroviari con Trenitalia in modo da migliorare i servizi o assegnare gli stessi ad altro gestore”.Sebastiani fa sapere che “con l'entrata in vigore dell'orario invernale si prevedono modifiche sostanziali che andranno a danneggiare tutti i cittadini, ma soprattutto i pendolari che sono costretti ad utilizzare il treno per raggiungere il posto di lavoro. Verrebbero anche a scomparire – aggiunge il capogruppo dell'Udc – vari treni, tra cui l'Eurostar delle 6.45 da Perugia per Roma ed altri che permettevano in serata il ritorno a Perugia da Roma in tempi e modi ragionevoli”.Per Sebastiani “Trenitalia continua a dimostrare la totale mancanza di interesse a gestire le linee locali e di avere solo una spiccata vocazione per le linee a lunga percorrenza”.”In totale – spiega l'esponente del centrodestra nella sua interrogazione – i treni Fcu (Ferrovia centrale umbra) e Trenitalia percorrono complessivamente ogni anno, in Umbria, circa 5 milioni 300 mila chilometri e la Regione, solo per i finanziamenti a Trenitalia contribuisce con una somma pari a circa 29 milioni di euro”.Secondo Sebastiani “il nuovo orario finisce con l'aggravare l'isolamento infrastrutturale dell'Umbria, dimostrando scarsa autonomia decisionale della Direzione regionale Trenitalia, nonché incapacità dell'assessorato ad esigere e stabilire modalità di effettuazione dei servizi e ralativi standard tecnici e prestazionali. Gli Umbri – continua – hanno il diritto di affidarsi ad una società di trasporti che garantisca i servizi alle migliori condizioni”. In conclusione, per il capogruppo dell'Udc – la Regione Umbria ha innanzitutto la possibilità di utilizzare al meglio Trenitalia e, in secondo luogo, ha la facoltà di ricercare soluzioni alternative indicendo una gara ad evidenza pubblica per affidare i trasporti regionali a gestori capaci di garantire l'efficienza e l'economicità dei servizi ferroviari”.