“Manifestare preoccupazione per la soppressione degli Eurostar che collegano Perugia e l'Umbria con la Capitale, come ha fatto ancora una volta oggi la presidente della Regione Umbria, Lorenzetti, non rappresenta un atto politico idoneo ad affrontare la problematica, né sufficiente a deresponsabilizzare la Regione”. Questo il commento del presidente del gruppo Cdl-per l'Umbria, Pietro Laffranco, sul documento approvato stamani a Roma nella riunione della Conferenza delle Regioni.Secondo l'esponente del centrodestra l'Umbria “ormai da anni soffre di un gap infrastrutturale che penalizza i cittadini e le imprese, ormai unanimemente riconosciuto: dallo sviluppo dell'Aeroporto regionale di S.Egidio alla trasformazione della ‘E45' in Autostrada con un forte intervento sul cosiddetto Nodo di Perugia; dal Progetto Quadrilatero (che comprende il completamento della Perugia Ancona, il collegamento Fano Grosseto e la Foligno Macerata), alla Strada delle Tre Valli; dal completamento della Terni Rieti, al raddoppio ferroviario della Orte Falconara, al potenziamento della Foligno Terontola Chiusi verso l'Alta Velocità. Senza dimenticare – aggiunge – le opere cosiddette ‘minori' come la ‘Pian d'Assino' e la ‘Variante Pievaiola'. Dinanzi a questa urgente necessità di opere – continua Laffranco – l'Umbria non può poi sopportare di essere privata anche di quel poco di cui dispone. Oggi, infatti, constatiamo come non giungano risorse sufficienti neppure per la manutenzione della E45, pur ridotta ormai ad un colabrodo, e come i collegamenti ferroviari, già molto precari, siano privati persino degli Eurostar”. Tutti questi motivi, secondo Laffranco fanno ritenere che “esprimere preoccupazione, come fa Lorenzetti, non soltanto non è sufficiente a porre rimedio alla situazione, ma anzi rappresenta la resa dell'Umbria, oltre che il venir meno della credibilità politica da parte di chi guida la Regione. Viene da chiedersi- conclude – perché la Lorenzetti quando c'era un governo di centrodestra riuscisse a portare in Umbria ingenti risorse, mentre oggi, che ha un governo ‘amico', perde persino gli Eurostar. A questo punto sono gli Umbri ad essere davvero preoccupati per il loro futuro”.
SOPPRESSIONE EUROSTAR: ” NON BASTA LA PREOCCUPAZIONE”
Ven, 16/11/2007 - 08:20