Il popolo di Spoleto ancora una volta si è raccolto numeroso attorno alla venerata Immagine della Madre del Signore, la Santissima Icone, conservata nella Basilica Cattedrale, luogo dal quale abbraccia con sguardo materno l’intera città e l’intera Archidiocesi di Spoleto-Norcia. Davvero tantissimi fedeli, dando luogo ad un significativo “movimento spirituale”, hanno partecipato alle celebrazione in onore dell’Assunta: dalla peregrinatio della SS. Icone in alcune parrocchie dello spoletino alla processione del 14 agosto sera dalla Basilica di S. Gregorio al Duomo, per finire con il solenne pontificale presieduto dall’arcivescovo Renato Boccardo la mattina del 15 agosto in Cattedrale. Il gran concorso di gente ha manifestato l’affezione e la devozione che da secoli lega la vita e la storia degli spoletini alla SS.ma Icone, ma è stato anche l’espressione esteriore dell’affidamento e della preghiera che ciascuno ha deposto con fiducia nel cuore della Madonna.
Nell’omelia al termine della processione di sabato 14 agosto l’Arcivescovo Renato Boccardo si è così rivolto agli spoletini presenti: «Santa Maria, sappiamo
che da presso Dio, dove tu vivi, i tuoi occhi ci vedono, guardano sorridenti in ogni casa, penetrano la vita di ogni famiglia, leggono nei più nascosti segreti del cuore. Perciò con confidenza filiale ti chiediamo: consola le angosce che non siamo riusciti a vedere ma che tu sai; ridona fiducia a chi l'ha persa di fronte a tanta indifferenza e incomprensione; rianima sposi e spose, genitori e figli a ritrovare la strada della comunione d'amore al di là di tutte le sempre possibili stanchezze; sostieni la speranza di quanti vedono seriamente minacciata, con il posto di lavoro, la sicurezza della loro famiglia; ascolta tanti chiusi silenzi di chi non ha più neppure il coraggio di confidarsi. Veglia sulle nostre case, veglia sul nostro lavoro e sulle nostre fatiche, sui malati e sugli anziani, sui bambini e sui giovani, sui sacerdoti e sui religiosi, sui diaconi, su questo Vescovo che a Spoleto ha iniziato il suo servizio pastorale, veglia anche su chi si è allontanato dal tuo Gesù e aiutalo a ritrovarlo come amico e salvatore, veglia sulle nostre menti e sui nostricuori affinché non svanisca mai la passione per la verità del Vangelo e il rispetto dei suoi insegnamenti».
Lunedì 15 agosto, solennità dell’Assunta, Cattedrale ancora piena di fedeli per il solenne pontificale presieduto dall’Arcivescovo. All’inizio della sua omelia
mons. Boccardo ha espresso la solidarietà della Chiesa di Spoleto-Norcia a quelle “figlie” e a quei “figli” del territorio spoletino che in questo particolare momento storico si devono confrontare con la precarietà del lavoro:. «Vi ringrazio di essere venuti stamane in Duomo per celebrare con me, in letizia, la festa dell’Assunzione di Maria al cielo. Saluto cordialmente ciascuno di voi, cittadini di Spoleto ed ituristi che si uniscono alla nostra assemblea, mentre desidero esprimere la mia vicinanza ed un pensiero affettuoso a quanti non possono andare in vacanza in questi giorni: penso agli ammalati e a coloro che li curano, penso ai carcerati, penso anche con gratitudine a tutti coloro che sacrificano questi giorni di vacanza per i servizi necessari alla comunità civile, dai lavoratori di ogni tipo alle forze dell’ordine. Il mio pensiero solidale raggiunge con speciale preoccupazione le numerose famiglie del nostro territorio che esperimentano e soffrono le conseguenze drammatiche dell’attuale crisi economica. Per loro auspico e chiedo a quanti ne hanno la responsabilità la ricerca generosa e intelligente di soluzioni eque che siano rispettose del bene di tutti». Al termine della Messa l’Arcivescovo, insieme ai sacerdoti e alle autorità presenti, è salito sul terrazzo della facciata della Cattedrale, e da lì, con la SS.ma Icone, ha benedetto il popolo di Spoleto adunato in Piazza Duomo.
Sia alla processione del 14 che al pontificale del 15 agosto era presente il Sindaco di Spoleto, Daniele Benedetti, e altre autorità civili e militari. Le varie liturgie sono state animate dalla Cappella Musicale del Duomo diretta dal maestro FrancescoCorrias, con all’organo il maestro Paolo Sebastiani.