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“Soldi di ogni dove unitevi!”, a Castello il 65° Congresso mondiale del Casato

Città di Castello, nel prossimo weekend, sarà sede di un particolare quanto affascinante appuntamento: il 65° Congresso mondiale del Casato Soldi, istituzione priva di genealogie nobiliari ma davvero unica nel suo genere.

I Soldi sparsi per il mondo – Non esiste un’organizzazione simile in tutto il mondo: 30.000 persone sparse in una ventina di nazioni (in Italia presente in 80 province) unite dal legame dello stesso cognome che sancisce un’antica e comune ascendenza di sangue. La stirpe dei Soldi, infatti, vanta origini spagnole e si hanno notizie del trasferimento in Italia verso il 1000, dopo la caduta del califfo arabo Hismann II.

I Soldi illustri – Le varie discendenze successivamente si sono propagate in tutta Italia, soprattutto al Nord e in Toscana. Tra i nomi illustri del casato ci sono: nel ‘400, la madre di San Filippo Neri, Lucrezia; due guelfi fiorentini caduti nella battaglia di Montaperti del 1260 (Duccio e Cambino) citata da Dante; scienziati, letterati e artisti.

Il raduno annuale – Il casato si riunisce ogni anno a settembre, rinnovando una tradizione basata non solo sull’orgoglio d’appartenenza ma anche su ideali di fratellanza e solidarietà ispirati direttamente ai valori cristiani: numerose  e significative sono in tal senso le iniziative che caratterizzano l’attività del casato nel corso dell’anno, prima tra tutte la Banca del Natale, fondo d’assistenza sorto e poi formalmente costituito oltre 60 anni fa.

La scelta di Città di Castello come sede congressuale di quest’anno non è casuale e vanta un precedente: nel 1985, infatti, Alessandro Soldi, titolare del premiato forno omonimo, riuscì a convogliare i convenuti di allora nel capoluogo altotiberino, a Gubbio e ad Assisi.

Programma – Stavolta è il figlio Giorgio (XIII; la convenzione aristocratica indica i discendenti con numeri ordinali) a fare gli onori di casa  in una tre giorni che si spingerà sino al Lago Trasimeno. Domenica 7 settembre, ore 9, verrà celebrata la messa in Cattedrale (aperta alla cittadinanza) dal Vescovo mons. Domenico Cancian  e, successivamente, ci sarà l’assemblea generale nella Sala consiliare del Palazzo Comunale con la relazione della segreteria e il saluto ufficiale all’Amministrazione, che alla vigilia del raduno, tramite l’assessore Riccardo Carletti, si è detta “onorata di ospitare un evento che nasce dal legame con la propria famiglia e che, nel nome di un cognome, porterà a Città di Castello tante famiglie dalle più svariate parti del mondo, spinte in Italia dalle comuni origini e per un intero fine settimana impegnate nel ritrovarsi e nel conoscere insieme ai propri potenziali affini anche la nostra città”.