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Sogepu e Polisport, infiamma il dibattito

Lunedì il consiglio comunale di Città di Castello sarà chiamato a pronunciarsi su una cornice politica, ovvero il nuovo piano industriale di Sogepu con la modifica del piano comunale di razionalizzazione delle società partecipate, che nei prossimi mesi sarà sottoposta a verifiche approfondite di natura finanziaria e ambientale e nuovi confronti con l’assemblea elettiva, con l’obiettivo di garantire, da una parte, la salvaguardia di Polisport e dei servizi alla collettività, e consentire, dall’altra, la messa in sicurezza del nostro sistema territoriale attraverso il raggiungimento dell’autonomia nella gestione dei rifiuti e il rafforzamento della stessa Sogepu, in un contesto umbro divenuto molto complesso, nel quale dobbiamo operare per non incorrere in possibili criticità e tutelare primariamente gli interessi dei cittadini”.

Il sindaco Luciano Bacchetta ha inquadrato così il senso del confronto che ha impegnato due sedute della commissione “Programmazione Economica” nelle valutazioni sulla pianificazione messa a punto da Sogepu per il periodo 2017-2033 e sulle scelte dell’amministrazione comunale nell’attuazione del piano comunale di razionalizzazione delle società partecipate conseguenti al decreto in materia del ministro Marianna Madia.

Il dibattito nell’organismo presieduto da Massimo Minciotti, al quale ieri sera hanno preso parte il vice sindaco con delega alle società partecipate Michele Bettarelli, l’assessore all’Ambiente e allo Sport Massimo Massetti, l’assessore Luca Secondi, il presidente di Sogepu Cristian Goracci, con il direttore Ennio Spazzoli, i dirigenti comunali Gigliola Del Gaia e Paolo Gattini, si è concentrato su due tra le scelte principali contenute nel piano industriale di Sogepu, quali la fusione per incorporazione di Polisport e l’acquisizione di una partecipazione azionaria del 45 per cento, per 4 milioni 725 mila euro, (con opzione per un ulteriore 6 per cento) della società Splendorini Molini Ecopartner di Calzolaro, finalizzata ad assicurare il trattamento di un quantitativo annuo fino a 20 mila tonnellate di frazione organica umida (Fou) derivante dalla raccolta differenziata.

“Due scelte per il rafforzamento di Sogepu – ha puntualizzato Goracci nel chiarire che entrambi i percorsi saranno sottoposti a rigorose verifiche finanziarie e anche ambientali nel caso dell’azienda umbertidese – che con l’operazione Polisport risponderà alle indicazioni contenute nel piano comunale sulle società partecipate, conseguendo un importante incremento di fatturato (1 milione e 800 mila euro annui a partire dal 2019, ndr) oltre agli obiettivi di migliorare la gestione del sodalizio sportivo, investire nell’impiantistica e risparmiare 150 mila euro nel biennio 2017-2018, e con l’operazione Splendorini arriverà a essere l’unica azienda pubblica in Umbria ad avere una piattaforma per il trattamento dell’organico, contando anche sull’impianto pronto a Belladanza nel 2018, della plastica e della carta, con il risultato di abbattere i costi di lavorazione dell’organico dell’8-9 per cento e scongiurare aumenti delle tariffe a carico degli utenti, grazie anche all’accordo con Vus e agli investimenti per 13 milioni nell’impiantistica della discarica tifernate”.

Oltre a garantire di non incorrere nelle difficoltà di trattamento e smaltimento dei rifiuti che si riscontrano nel resto della regione e assicurare l’autonomia gestionale del territorio, l’illustrazione del presidente Goracci ha evidenziato come il piano industriale di Sogepu abbia nei risparmi conseguiti per i comuni serviti uno dei punti di forza principali, con Città di Castello che avrebbe benefici economici, in termini di costi evitati, stimati per 542 mila 967 euro nel 2017 (con una incidenza nella Tari del 6.8 per cento) e 468 mila 75 euro nel 2018 (con una incidenza nella Tari del 6 per cento), soprattutto per effetto degli accordi stipulati con Vus e dell’operazione Splendorini, in attesa dell’entrata a regime completa della nuova impiantistica di Belladanza dal 2019. Sogepu avrà, inoltre, un beneficio immediato da un aumento complessivo del margine operativo lordo in bilancio stimato in 3 milioni 861 mila 234 euro, che consentirà di confermare negli anni la distribuzione di dividendi ai soci.

Il Dibattito. Al consigliere Cesare Sassolini (Forza Italia), che ha espresso perplessità sul valore nominale di 10 mila euro dato alle quote di Polisport e chiesto chiarimenti sull’operazione, adombrando “una svendita della società sulla quale potrebbe eccepire la Corte dei Conti”, sono seguiti interventi che hanno focalizzato l’attenzione sull’operazione Ecopartner, con Vincenzo Bucci (Castello Cambia) che ha giudicato “troppo elevato il valore dato all’operazione, tale da permettere piuttosto la costruzione in proprio di un impianto”, esprimendo disaccordo con “una politica espansionistica di Sogepu troppo influenzata dal livello regionale”, e Massimo Minciotti (Pd) che, pur apprezzando il piano industriale di Sogepu “soprattutto per l’incorporazione di Polisport”, ha condiviso le perplessità sull’entità dell’investimento sull’azienda di Calzolaro “in presenza delle importanti problematiche ambientali e dell’impatto dell’attività sulla popolazione”, auspicando che la crescita imprenditoriale di Sogepu “non faccia perdere di vista gli obiettivi della raccolta differenziata”.

Perché un’azienda descritta come molto florida vende quasi la metà del suo capitale azionario?”, ha chiesto Andrea Lignani Marchesani (Fratelli d’Italia) nell’ipotizzare che le criticità ambientali in realtà possano rappresentare un rischio per la sopravvivenza futura dello stabilimento, aggiungendo dubbi, sul versante Polisport, quanto alla compatibilità della vocazione imprenditoriale di Sogepu con le finalità sociali della gestione dei servizi sportivi. Nel confermare l’idea che “l’acquisizione Polisport sia una toppa messa su una cattiva gestione politica”, anche Riccardo Augusto Marchetti (Lega Nord) è intervenuto sull’acquisizione dello stabilimento Splendorini, rimarcando la necessità di un confronto con la popolazione e di investimenti per ridurre l’impatto ambientale, mentre Nicola Morini (Tiferno Insieme) ha lamentato la mancanza di una posizione esplicita della maggioranza e della giunta sul piano industriale di Sogepu e sull’incorporazione di Polisport, giudicando in modo critico questa operazione e quella di Calzolaro, “che – ha detto – viene intrapresa per anticipare una cornice regionale futura, andando a trattare quantità di rifiuto organico maggiori rispetto ai fabbisogni locali, e per avere margini di guadagno considerando il macigno Polisport”.

Le repliche. In sede di replica il sindaco Luciano Bacchetta ha riconosciuto che “l’operazione Splendorini comporta soprattutto un problema politico, perché la presenza dello stabilimento è al centro di una polemica di lungo corso, nella quale Città di Castello non deve essere coinvolta, perché le scelte in quel territorio sono state fatte legittimamente da un’altra amministrazione comunale”. “Ho grandissima stima del management di Sogepu, che ha fatto crescere l’azienda con scelte azzeccate e gestisce l’unica discarica in Umbria a non avere problemi, per cui se questa operazione viene giudicata strategica questa è anche la mia convinzione”, ha puntualizzato Bacchetta, che ha chiarito: “qualora si arrivasse a concretizzare l’operazione prevista dal piano industriale di Sogepu, dovremo andare a un confronto con la popolazione residente per dare garanzie assolute sugli interventi di riduzione dell’impatto ambientale e anche per chiarire che questa azienda non resta aperta perché viene acquisita da Sogepu, visto che non chiuderebbe comunque, e che se non fosse Sogepu ad entrare nel capitale sarebbero altri a farlo”.

“Siamo consci del problema e siamo convinti che si possano trovare soluzioni per garantire la compatibilità dell’impianto con il territorio di Calzolaro”, hanno puntualizzato Goracci e Spazzoli, nel rimarcare l’importanza strategica dello stabilimento umbertidese per scongiurare ogni criticità legata allo smaltimento e al trattamento dei rifiuti, nello schema che comprende l’accordo con la Vus e il potenziamento impiantistico di Belladanza, e gli interventi già individuati per contenere l’impatto ambientale della sua attività. A garantire la piena sintonia della giunta sul piano industriale di Sogepu e sulla modifica del piano comunale sulle partecipate è stato Bettarelli, che ha ricordato come l’esecutivo abbia dato “piena attuazione agli indirizzi votati dal consiglio comunale”, sottolineando che “l’operazione Polisport risponda alle nuove disposizioni del Governo in materia e che la fusione per incorporazione in Sogepu comporti diversi vantaggi ed escluda i rischi per occupazione, servizi e tariffe che invece ci sarebbero potuti essere con una privatizzazione”. La dirigente Del Gaia ha, infine, spiegato che Polisport non verrà più messa sul mercato, ma sarà interessata da una permuta della partecipazione del Comune, che è consentita e quindi in grado di portare a valutazioni conseguenti da parte degli organismi di controllo.