Tra 2 mesi Sogepu presenterà all’assemblea dei soci il bilancio con il fatturato più alto della sua storia, con ricavi per circa 17 milioni di euro contro i 13 milioni del 2016, lo specchio di un’azienda che negli ultimi 5 anni è cresciuta costantemente e oggi, con i suoi impianti e la sua professionalità, è punto di riferimento in Umbria per la gestione integrata dei rifiuti
Lo ha annunciato il presidente di Sogepu Cristian Goracci nella conferenza stampa di stamattina (lunedì 29 gennaio) alla presenza del sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta, del vicesindaco con delega alle società partecipate Michele Bettarelli, dell’assessore all’Ambiente Massimo Massetti e del direttore dell’azienda Ennio Spazzoli.
Le economie di scala nella gestione di Sogepu permetteranno nel 2018 di risparmiare a Città di Castello oltre 200 mila euro sui costi di gestione del servizio di igiene urbana, grazie ai quali il Comune è stato messo in condizione di tagliare ulteriormente il costo della Tari, che nel 2018 sarà ridotto di un ulteriore 5%, portando la diminuzione della tassa nel triennio 2016-2018 al 16% (8% nel 2016 e 3% nel 2017).
Nella conferenza stampa odierna è stato evidenziato che per effetto dell’abbattimento della Tari nell’ultimo triennio, una famiglia tipo di tre persone che abita in una casa di 100 metri quadrati arriverà a spendere complessivamente 42 euro in meno in un anno, in un contesto nel quale i costi per le utenze domestiche sostenuti dai residenti di Città di Castello sono tra i più bassi in Umbria, attestandosi a una soglia inferiore tra il 9 e il 27% rispetto alle principali città della regione.
Le azioni sul versante dell’ottimizzazione dei costi non hanno tralasciato la qualità dei servizi e il miglioramento della raccolta differenziata dei rifiuti, che è stata perfezionata ed estesa nel territorio comunale anche nel 2017. “Mentre a Città di Castello si spende meno per i servizi di igiene urbana – ha osservato Goracci – aumenta, infatti, la percentuale di raccolta differenziata, che nel 2017 ha fatto registrare un balzo dell’8,43%, portando il dato comunale alla quota del 59,13%, rispetto al 50,70% del 2016”.