Sono stati illustrati questa mattina (martedì 28 marzo), nella Sala Giunta di Città di Castello, i risultati della gestione economico-finanziaria e ambientale di Sogepu, che hanno portato ad alcune novità importanti sulla Tari e non solo.
Presenti all’incontro con la stampa il sindaco Luciano Bacchetta, l’assessore all’Ambiente Massimo Massetti, il presidente di Sogepu Cristian Goracci e il direttore della società Ennio Spazzoli.
“Nonostante ci si trovi in un contesto regionale particolarmente difficile e complesso, in attesa dell’entrata in funzione dell’Auri e dell’esito della gara per l’ex Ati, – ha esordito il sindaco – Sogepu ha avuto una programmazione seria e coraggiosa che ha visto ancora una chiusura in attivo, il completamento di un processo di impiantistica all’avanguardia e di un’ulteriore decompressione fiscale”.
Come già avvenuto l’anno scorso, l’amministrazione comunale tifernate ha scelto di destinare i risparmi conseguiti da Sogepu a politiche vantaggiose per gli utenti e di abbassare del 3% la Tassa sui Rifiuti (Tari) a carico in particolare delle famiglie, con una diminuzione complessiva del tributo dell’11% nel biennio 2016-2017.
Con un investimento di 700 mila euro, da settembre 2016 a gennaio 2017, Sogepu ha attuato per conto dei Comuni dove gestisce i rifiuti (Città di Castello, San Giustino, Citerna, Monte Santa Maria Tiberina, Montone e Pietralunga) un progetto finalizzato al raggiungimento della soglia del 60% di raccolta differenziata, fissata dalla Regione Umbria. “A febbraio 2017, – ha detto l’assessore Massetti – la raccolta differenziata ha raggiunto a Città di Castello il 58%, poco sotto la soglia minima. Le principali azioni che hanno contribuito a questo risultato, tra le altre, hanno riguardato l’eliminazione dei contenitori per la raccolta dell’indifferenziato da tutte le zone industriali e l’estensione del servizio porta a porta nelle aree non servite”.
Comune e Sogepu continueranno a lavorare per raggiungere l’obiettivo del 65%, posto dalla Regione per l’anno 2017, ottimizzando i servizi di gestione dei rifiuti e portando avanti una costante campagna di sensibilizzazione della cittadinanza, che avrà nel mondo della scuola il punto di riferimento strategico per migliorare ulteriormente i risultati
“Per la messa in sicurezza operativa del sito, – ha aggiunto il direttore della società – in relazione all’inquinamento riscontrato nella vecchia discarica, Sogepu ha inoltre investito 411mila euro per la realizzazione di un impianto di depurazione delle acque di falda, divenuto operativo nel luglio 2016″.
“Nel quadro delle doverose azioni per un’azienda a capitale pubblico, che è tenuta a operare nell’interesse dei cittadini, – ha ricordato Goracci – a marzo 2017 Sogepu ha firmato un accordo con la società Valle Umbra Servizi (Vus). Attraverso la sinergia della rispettiva impiantistica per il periodo 2017-2018, l’intesa consentirà di ottimizzare il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti provenienti dai 30 comuni serviti dalle due aziende e conseguire due obiettivi principali: escludere il trasferimento fuori regione delle frazioni provenienti dal trattamento del rifiuto indifferenziato raccolto nei territori di competenza ed evitare l’aumento delle tariffe applicate agli utenti”.
«Sogepu – ha sottolineato Spazzoli – ha confermato la certificazione ambientale ISO 14001, che attesta come l’azienda sia dotata di un sistema di gestione rispettoso di tutte le normative di settore e adeguato a tenere sotto controllo gli impatti ambientali delle proprie attività, e ha confermato la certificazione di qualità ISO 9001, frutto dell’implementazione di un sistema di gestione della qualità per il miglioramento dei processi aziendali, l’ottimizzazione dei servizi e la soddisfazione dell’utente. L’azienda ha dato piena attuazione a tutte le normative dettate dall’Autorità Nazionale Anticorruzione a tutela della legalità e della trasparenza delle procedure e degli atti”.
Il sindaco Bacchetta, infine, ha concluso: “La discarica di Belladanza è a posto, è sicura, adeguata e non è oggetto di alcuna indagine. L’impiantistica è all’avanguardia ed è oggetto di appetiti esterni proprio perché funziona. L’unico vero problema – ha scherzato – è che le cose, al momento, vanno fin troppo bene”.