Commesse in tutto il mondo, nuove collezioni e offerte di lavoro per gli altotiberini. E’ lo spaccato di una impresa che, dopo una buia parentesi, sta tornando ad essere leader nel proprio settore. Si tratta della Stile società cooperativa, con sede a Bivio Lugnano, frazione nella zona sud del territorio tifernate. Dopo alcuni mesi di incertezze sul futuro dello stabilimento, nate da una querelle tra la ex ‘Tiberina Legnami’ e imprenditori statunitensi e cinesi, adesso la nuova cooperativa composta da ex dipendenti, ricevuto il via libera a continuare la produzione dal Tribunale di Perugia, è tornata a essere un punto di riferimento nel mondo produttivo ed economico dell’intero Altotevere.
Da 19 addetti iniziali si è passati a 32 e la cooperativa ha ulteriori progetti di sviluppo che potranno creare nuovi posti di lavoro. Oggi Stile cooperativa ha aperto rapporti con il mercato di nord America e Cina, esportando la qualità e l’Italian Style. “Questa è la nostra formula per il successo – spiega un socio – coniugare la qualità dell’artigiano con le caratteristiche della produzione industriale“.
Un vanto per gli altotiberini e per il territorio tifernate. A luglio si era ultimato il processo di «Workers buy out»: i lavoratori della Tiberina Legnami, in concordato, avevano costituito una società cooperativa proseguendo l’attività dell’azienda. L’ennesima crisi che rischiava di mettere a repentaglio oltre 40 posti di lavoro con gravi ripercussioni per un indotto, quello del legno, composto da decine di artigiani che da anni collaborano con la Stile Pavimento Legno, si sta trasformando in una vera e propria occasione.
In poco tempo i soci si sono “rimboccati le maniche”, hanno rimesso in moto gli impianti e iniziato l’opera di rilancio del marchio Stile nei mercati italiani ed esteri. “Non abbiamo mai smesso di crederci – hanno spiegato orgogliosi i dipendenti – ci siamo sempre dati da fare per lavorare anche quando alcune nubi si addensavano nel nostro orizzonte. Vogliamo che questa azienda, un tempo vanto per l’intero territorio, possa tornare tale”.
Non solo, ma i vertici e i dipendenti dell’azienda hanno progetti per il futuro e lanciano un’idea: “Promuovere la creazione di un polo che aggreghi le società umbre che ruotano intorno al legno per poter offrire ai mercati globali una gamma completa di prodotti che vanno dai pavimenti in legno agli infissi agli arredi su misura. Ci sono molte eccellenze nella nostra regione, alcune che hanno vissuto la nostra stessa storia: a queste, ma non solo, intendiamo proporre il nostro progetto. Abbiamo capito che da soli è difficile competere e per questo cerchiamo la collaborazione con tutti gli operatori del territorio, fra cui istituzioni, Lega delle Cooperative, associazioni e sindacati“.