Cronaca

Soccorso perché ubriaco, picchia gli operatori del 118: “Inaccettabile”

Soccorso perché ubriaco, picchia gli operatori del 118 che lo hanno soccorso. Sconcerto per il grave episodio avvenuto l’altra notte in via Settevalli, con l’autista dell’autoambulanza che ha riportato la frattura di un un dito mentre l’infermiere lesioni al naso.

“L’incidente – denuncia l’Opi (Ordine professioni infermieristiche di Perugia) – ha avuto conseguenze drammatiche, lasciando non solo ferite fisiche, ma anche profonde cicatrici psicologiche sugli operatori coinvolti, già provati da un lavoro estremamente impegnativo e sottoposti a condizioni di stress quotidiano”.

“Esprimo profonda preoccupazione e indignazione per l’ennesimo episodio di violenza subito dai nostri professionisti – le parole di Nicola Volpi, presidente dell’Ordine degli infermieri di Perugia -. Chi lavora quotidianamente per tutelare la salute e il benessere della comunità, merita rispetto e protezione, non di subire aggressioni mentre svolge il proprio dovere. È impensabile che chi presta assistenza debba temere per la propria vita e subire un trauma che potrebbe condizionare il proprio equilibrio psicologico”.

Una vicenda fermamente condannata anche dalla Direzione dell’Azienda Ospedaliera di Perugia: “Inaccettabile qualsiasi forma di aggressione nei confronti di chi dedica la propria vita a curare e assistere le persone. La Direzione esprime vicinanza e augura pronta guarigione ai colleghi sanitari, autista soccorritore e infermiere, coinvolti nel fatto”.

L’azienda ospedaliera di Perugia esprime «ferma condanna nei confronti dell’atto di violenza perpetrato contro gli operatori sanitari del 118 in via Settevalli a Perugia la notte tra il 9 e il 10 novembre scorsi. Inaccettabile qualsiasi forma di aggressione – afferma la direzione del ‘Santa Maria della Misericordia’ – nei confronti di chi dedica la propria vita a curare e assistere le persone». La direzione esprime infine «vicinanza e augura pronta guarigione ai colleghi sanitari, autista soccorritore e infermiere, coinvolti nel fatto».