Perugia

Sms della discordia nell’Olimpo a 5 stelle

Se le due donne (la candidata Francesca Tizi e la capogruppo Cristina Rosetti) protagoniste della contesa a cinque stelle hanno preferito, almeno in questa fase, mandarsele a dire piuttosto che accapigliarsi direttamente per la scelta fatta dallo “Staff”, gli uomini (i consiglieri Stefano Giaffreda e Michele Pietrelli) rendono pubblico, nell’arena social, il loro braccio di ferro.


Elezioni, il ribaltone a 5 stelle


La campanella che dà inizio al match la suona il post “riempilista“, con il quale viene pubblicato un presunto sms di questo tenore: “Ciao, ti piacerebbe candidarti con il M5S per il consiglio comunale di Perugia?“. Messaggio che sarebbe stato inviato da un “eletto“.

L’eletto in questione non sono io“, prende le distanze Giaffreda, che ricorda di essere sulla lista “completa“, con Rosetti candidato sindaco, che non è stata certificata dallo staff. Lista nella quale erano stati inseriti “tutti gli attivisti storici e nuovi candidati del meet up“.

E se la lista in cerca di campagna acquisti non è quella di Rosetti, allora deve essere l’altra. Perché, è la deduzione di Giaffreda, “sono altri che cercano candidati a destra e a manca per riempire. Sputtanando tutti indistintamente“. Eppure lo staff ha scelto “questa gente“.

L’altro consigliere, Michele Pietrelli, non ci sta e prende le distanze dal famoso sms della discordia: “Non sono stato io, né alcuno della lista certificata (quella con candidata sindaco la Tizi, ndr), lista chiusa da tempo“.

Insomma, l’anonimo sms del procuratore di posti in lista come Eros ha lanciato il pomo della discordia. Che però, anziché tre donne, nell’Olimpo a 5 stelle ha fatto litigare due uomini.