Todi

Smart working alla Eles di Todi, l’azienda replica ai sindacati

In merito al comunicato stampa recentemente diffuso dalle sigle sindacali FIOM CGIL e FIM CISL riguardo all’accordo sullo smart working, l’azienda Eles di Todi tiene a sottolineare che quanto dichiarato non rispetta la realtà dei fatti.

“L’azienda ha, infatti, siglato – viene spiegato in una nota – un accordo individuale con tutti i propri dipendenti che hanno diritto allo smart working. Un accordo individuale, che corrisponde al 100% delle persone aventi diritto allo smart working. Tale soluzione è stata adottata in piena trasparenza, a fronte della necessità di rispondere tempestivamente e in modo concreto, entro la fine dell’anno, alle diverse esigenze individuali dei lavoratori che sono state avanzate singolarmente alla Direzione Aziendale“.

Eles precisa che “gli accordi sono stati sottoscritti solo ad esito delle previste Assemblee sindacali di consultazione dei lavoratori e ad esito di ulteriori riunioni di allineamento a cui hanno partecipato gli stessi lavoratori interessati e le rappresentanze sindacali aziendali interne elette in Azienda, quindi in assoluta trasparenza e chiarezza nelle relazioni industriali”.

L’Azienda precisa poi che “dopo due anni di sperimentazione, quest’anno è stata confermata la volontà di utilizzare e rinnovare lo smart working come strumento a supporto del bilanciamento tra vita lavorativa e vita familiare, in un contesto che riconosce e valorizza le diversità e le necessità di ciascun dipendente. Senza dimenticare che l’adozione dello smart working ha per Eles un valore in termini di sostenibilità ambientale poiché la riduzione degli spostamenti, soprattutto per chi percorre distanze maggiori con un mezzo privato, contribuisce significativamente alla riduzione delle emissioni di CO2, come confermato anche dai dati dell’Osservatorio sullo smart working del Politecnico di Milano secondo cui la sua adozione per due giorni a settimana riduce le emissioni di CO2 di circa 450 kg annui per persona”.

In aggiunta, l’azienda ha deciso di adottare trattamenti diversificati in funzione di specifiche necessità familiari di cura e assistenza. A tal proposito, sono stati individuati criteri oggettivi che terranno conto di situazioni particolari come:

  • Caregiver
  • Lavoratore disabile (Legge 104)
  • Lavoratore genitore diversity
  • Lavoratore nucleo monogenitoriale con figlio under 12
  • Lavoratore con altro genitore lavoratore con figlio under 12
  • Lavoratore domiciliato a oltre 50 km dalla sede

Eles ha predisposto una piattaforma avanzata che differenzia il numero massimo di giornate di smart working in funzione delle esigenze di cura, assistenza, numero di familiari a carico e distanza dal luogo di lavoro.

Con queste misure, – proseegue l’azienda – siamo pronti a essere certificati per la parità di genere secondo lo standard UNI PdR 125/2022 e a intraprendere il percorso di reporting ESG. Pertanto, riteniamo che le affermazioni rilasciate alla stampa da parte di rappresentati sindacali territoriali, non corrispondano a quanto realmente accaduto e non tengano conto di queste concrete azioni messe in atto dall’azienda. Le accuse di aver abbandonato il dialogo collettivo non rispecchiano l’approccio che l’azienda ha sempre improntato alla massima trasparenza e disponibilità. Eles rimane aperta al dialogo con i propri dipendenti e con i rappresentanti sindacali, auspicando che il confronto possa fondarsi sempre su dati concreti e fatti verificabili, come quelli qui descritti”.