“Buonasera, chiamo dall'aeroporto di Bologna, abbiamo ritrovato il gonfalone della città di Spoleto”. Deve esser andata più o meno così la telefonata che nel tardo pomeriggio è arrivata sul cellulare di Angelo Gelmetti. Dunque ancora una volta, fortunatamente, il gonfalone delal città di Spoleto tornerà al suo posto. E' molto probabile che la bella notizia sia arrivata anche alle altre cinque città che per colpa degli addetti ai bagagli avevano denunciato lo smarrimento dei rispettivi gonfaloni. (Aggiornato alle 23,59)
Non sono mai arrivati a destinazione i gonfaloni delle sei città umbre che hanno manifestato mercoledì scorso a Bruxelles a sostegno dei produttori di tabacco. Le bandiere di Spoleto, Città di Castello, Umbertide, San Giustino, San Sepolcro e Lisciano Niccone sono svanite nel nulla. L’ultima volta che le rispettive delegazioni li hanno visti è stato all’imbarco dell’aeroporto di Bologna. Una volta arrivati nella città che ospita la Commissione Europea, dei 6 stendardi non si è trovata traccia. Spariti, volatilizzati. Immaginarsi lo sconcerto dei rappresentanti dei Comuni che hanno subito presentato una denuncia alla compagnia che aveva organizzato il volo charter. A guadagnarci, in senso “fisico”, sono stati i sei vigili urbani che hanno così sfilato per i 5 chilometri di percorso senza dover portare il pesante vessillo. Una curiosità. Per il gonfalone di Spoleto si tratta del terzo smarrimento in pochi anni. Un vero record di sfiga. La bandiera spoletina infatti era stata già persa in occasione di un viaggio in Sicilia e di un altro in Danimarca. Per fortuna è stata sempre ritrovata, a dispetto degli addetti aeroportuali ai bagagli che indubbiamente non devono amarla particolarmente. In Comune ci sono ormai abituati. Tanto che qualche tempo fa, a scanso di equivoci, il sindaco ha ordinato una copia del gonfalone in modo da tenere l’originale sempre nella sua stanza.
Sa.Cip.
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