Il titolare della licenza rischia la chiusura del bar da 30 a 60 giorni e una sanzione pecuniaria da un minimo di 10.000 a un massimo di 100.000 euro
Il gestore di un bar sito lungo una delle vie più trafficate di Terni aveva ricavato uno stanzino, chiuso da una porta a soffietto, attraverso cui accedevano i giocatori e da una parete con lucchetto, dentro il quale erano installate due slot machine illegali poiché prive dei titoli autorizzatori e non collegate alla rete telematica di ADM (Agenzia delle dogane e dei monopoli).
Lo stratagemma non è però servito a molto visto che i funzionari ADM di Terni, una volta rinvenuti accesi e collegati alla rete i tre apparecchi da intrattenimento regolarmente autorizzati presso l’esercizio commerciale, hanno ispezionato attentamente i locali individuando il vano in cui si trovavano invece i due apparecchi illegali e li hanno immediatamente posti sotto sequestro.
Il responsabile della sala da gioco, nel corso delle formalità di rito, ha ammesso di averli acquistati su una piattaforma on line. Dopo l’apposizione dei sigilli, le due slot machine sono state poi trasferite presso la sede ADM di Terni dove saranno oggetto di ulteriori controlli e analisi soprattutto per quanto attiene le schede elettroniche che ne consentono l’uso.
Nelle prossime ore saranno adottati i provvedimenti del caso con il titolare della licenza che rischia la chiusura del bar da 30 a 60 giorni e una sanzione pecuniaria da un minimo di 10.000 a un massimo di 100.000 euro.
Durante la verifica i funzionari hanno inoltre accertato il possesso del green pass da parte di un giocatore che si trovava all’interno dell’esercizio. Resta quindi alta l’attenzione di ADM sul fronte dei controlli atti a garantire la tutela del gioco legale e responsabile, nonché degli interessi erariali. Nel corso dell’anno 2020 i funzionari umbri hanno accertato 74 irregolarità su quasi 200 apparecchi da intrattenimento controllati, con un tasso d’irregolarità superiore al 38%.