Cronaca

“Situazioni pericolose e illegali” Mancini conferma accuse choc su Ospedale | Opposizione “riferisca subito”

Nell’ospedale di Spoleto ci sono situazioni pericolose e illegali, ribadisco ciò che ho detto”. All’indomani delle dichiarazioni choc fatte nel corso del Consiglio comunale, il capogruppo di Laboratorio Spoleto, Mario Mancini, rilancia la gravissima accusa. Almeno a quanto pare, perché  il politico, già medico chirurgo del nosocomio, non aggiunge molto di più, lanciando un’ombra dal potenziale devastante su una struttura sanitaria che finora non ha registrato particolari criticità.

Parlare di “pericolo” e “illegalità” – specie dal capogruppo della lista civica cui appartiene il sindaco e magistrato della Cassazione Umberto De Augustinis, che della difesa della legalità ha fatto il proprio cavallo di battaglia professionale, più recentemente anche in veste di amministratore pubblico – suona quale una denuncia sconvolgente.

Ma il day after di Mancini, che in Aula ha dichiarato di aver ricevuto apposito mandato dal primo cittadino di indagare sulla situazione del San Matteo degli infermi, è, se fosse mai possibile, ancor più inquietante. USL e Assessorato regionale fanno sapere di seguire la vicenda, in attesa di comprendere meglio la denuncia del consigliere. Pronti anche ad azioni legali, per questa dichiarazione che rischia di compromettere irrimediabilmente la reputazione della struttura sanitaria. Tuttoggi ha contattato il consigliere, già apprezzato chirurgo del nosocomio, che ha annunciato di essere stato convocato giovedì prossimo in Giunta per riferire su ciò che ha riscontrato nel nosocomio.

Consigliere Mancini, lei ha parlato di “pericolo e illegalità” a cosa si riferisce?Confermo quanto detto durante il consiglio comunale, non aggiungo altro”.

Lei usa due sostantivi a dir poco inquietanti, che meriterebbero l’attenzione della magistratura. Per caso si riferisce a carenze di personale? Non è una questione di carenza di personale, per carità, non l’avrei definita pericolosa e illegale” ribatte sicuro il consigliere “altro non dico assolutamente perché lo riferirò alla Giunta e deciderà la Giunta. Sto parlando di situazioni contro la legge”.

Ci aiuti a comprendere, sono situazioni aventi rilevanza penale?Non credo penale ma non faccio l’avvocato, sono anomalie che conosce benissimo anche chi sta in consiglio comunale e sta dall’altra parte della barricata e lavora in ospedale, cose risapute” dice Mancini con chiaro riferimento ai due consiglieri comunali del piddì Carla Erbaioli e Marco Trippetti, la prima ostetrica, il secondo medico anestesista.

Tra situazioni “illegali” e “anomalie” però ce ne corre. Non può dire di più?Questo can can che ho letto su Tuttoggi è poco accettabile perché sono cose conosciute perfettamente anche da chi siede in ospedale,  io ne sono venuto a conoscenza per caso, ma chi è li dentro le sa!”.

Inutile ribattere che a sollevare il “can can” è stato proprio il capogruppo il quale, intervenendo a microfoni aperti in Consiglio comunale, senza dimenticare la veste di pubblico ufficiale, ha reso dichiarazioni a dir poco di allarme e di sicuro interesse pubblico.

Consigliere, lei è stato fino a pochi anni fa uno stimato medico chirurgo del nosocomio cittadino, sta dicendo che la situazione è peggiorata rispetto ad allora?Si, si è evoluta in peggio” risponde Mancini che rilancia “non so se ha saputo che il Pronto soccorso a brevissimo diventerà un servizio h12 anziché h24, non ci sarà più la reperibilità notturna per il Laboratorio analisi, tutte cose che vanno succedendo in questo periodo, che peggiorano le garanzie che il cittadino ha diritto di avere. Sto facendo il giro dei reparti, su incarico del sindaco, per rilevare le carenze che ci sono e ne riscontro tante, qualcuna è più pesante dell’altra. Io mi sto muovendo da cittadino, da medico, e siccome sono vissuto in ospedale per 40 anni certe situazioni credo di capirle meglio di chi non ha questa esperienza. Ci sono situazioni di questi ultimi periodi da correggere velocissimamente perché pericolose. Ripeto però, non sono segreti quelli che tiro fuori, li conosce mezzo ospedale, anche se nessuno gli ha dato importanza”.

L’intervista sarebbe finita ma il dottor Mancini ci tiene ad aggiungere: “Mi creda, quando saprà il motivo per cui la definisco una situazione illegale e pericolosa mi dirà che avevo ragione. E’ una situazione iniziata il 1 gennaio 2018, sono ormai 9 mesi! E’ una cosa vecchia alla quale nessuno ha dato importanza” conclude il consigliere di Laboratorio Spoleto.

Bisognerà attendere quanto meno giovedì per saperne di più, sempre che la Giunta municipale, che finora ha preferito non intervenire sulla vicenda, decida di rendere pubblica l’audizione del proprio consigliere.

Regione e USL in attesa

L’Assessore regionale Barberini, come pure i vertici della USL2 e la stessa direzione sanitaria del nosocomio, seguono da vicino la vicenda in attesa di conoscere l’oggetto della denuncia (delle “anomalie”?) riferite dal consigliere. Fonti qualificate interne al nosocomio ipotizzano che le dichiarazioni del capogruppo possano riferirsi alla “Guardia attiva della chirurgia” divenuta dallo scorso gennaio un servizio in reperibilità. Ma è solo una ipotesi. Come non trova al momento riscontro la chiusura a mezzo servizio del Pronto soccorso, che potrebbe al massimo perdere di notte il triage, la procedura utilizzata per selezionare l’utenza secondo classi di urgenza ed emergenza: i pazienti, in pratica, di notte verrebbero ricevuti direttamente dai sanitari del Pronto soccorso anziché dagli addetti al triage. Non a caso la Direzione generale ha previsto un ampliamento e dei miglioramenti alla zona cosiddetta di accettazione.

Opposizione all’attacco

La capogruppo di Spoleto Popolare, Bececco

Intanto i gruppi di minoranza dichiarano battaglia al capogruppo e non solo. “Il capogruppo di Laboratorio  Spoleto Mario Mancini ha dichiarato che facendo un giro nel nosocomio spoletino, su delega del Sindaco, avrebbe riscontrato situazioni a suo dire illegali e pericolose” scrivono i consiglieri di Spoleto Popolare e Alleanza civica “tali gravi affermazioni o vengono circoscritte e dimostrate ed immediatamente seguite dalle azioni necessarie o se non fossero dimostrabili sarebbero da considerare ancora più gravi perché getterebbero un dannoso ed inutile discredito sulla struttura ospedaliera spoletina ad oggi riconosciuta, pur nelle difficoltà generali, come un’eccellenza. Ci auguriamo che nelle prossime ore il consigliere chiarisca le sue dichiarazioni”. I 4 consiglieri (Bececco, Frascarelli, Profili e Settimi) hanno fatto sapere di aver presentato già martedì 25 settembre richiesta dell’audio integrale della seduta. Nel mirino ci sono non solo le dichiarazioni di Mancini ma anche quelle dell’assessore Loretoni che era intervenuto sulla Ztl.

Tace per il momento il Partito democratico del segretario Matteo Cardini. Il consigliere Marco Trippetti sta lavorando ad un dettagliato documento sulla vicenda. Parla invece la collega Carla Erbaioli: “Mancini riferisca immediatamente ciò che dice di sapere. Il nostro nosocomio è servito da professionisti animati da grande passione e professionalità, dagli addetti alla vigilanza fino ai primari.

La consigliera Pd Carla Erbaioli

Dunque, visto che la Commissione sanità non si è neanche insediata, Mancini riferisca in Consiglio comunale o alla autorità competente, perché certe affermazioni non possono essere fatte in libertà. E la si smetta con questo clima di sospetti che sta ammalorando la città e le sue stesse istituzioni”.

Su un aspetto la minoranza si dice compatta e pronta a chiedere il conto: se le affermazioni rilasciate non dovessero trovare fondamento,tutte le istituzioni, a cominciare dalla Regione, non di meno il Comune, dovranno chiedere i danni per quello che è un vero e proprio attacco alla reputazione dell’ospedale di Spoleto”.

Di poco fa la nota del Pd cittadino: “Il Partito democratico di Spoleto invita il consigliere Mancini a circostanziare tali eventuali “illegalità e pericoli” ed a segnalarle in questo caso alle autorità competenti qualora ne avesse prova. Viceversa un’affermazione di questa gravità assoluta , verbalizzata in consiglio comunale durante la discussione di una mozione, getterebbe un inutile discredito sull’ospedale di Spoleto che rappresenta in tanti settori un’eccellenza assoluta, difesa nel corso degli anni senza distinzioni politiche di sorta. Il Gruppo consiliare del PD procederà con l’accesso agli atti del verbale del consiglio comunale in cui sono state rilasciate queste gravi dichiarazioni per preparare una interrogazione con risposta scritta in consiglio per pretendere maggiore chiarezza sulla vicenda, in attesa che il Sindaco, come da lui preannunciato, convochi quanto prima la commissione preposta per un confronto anche con l’Assessore regionale Barberini e il Direttore sanitario“.

“Siamo diventati comune dell’illegalità e non ce ne siamo accorti”. E’ il commento di Camilla Laureti (Per Spoleto). “Dopo le esternazioni del Sindaco De Augustinis sulle presunte irregolarità del progetto Erasmus plus, ora è la volta del consigliere Mancini, a cui il sindaco ha affidato le deleghe alla sanità, che ha dichiarato nell’ultimo consiglio comunale che all’ospedale di Spoleto ci sarebbero situazioni di illegalità e pericolose per i pazienti. Ai membri di questa amministrazione chiediamo di pesare le parole e, soprattutto, di far seguire alle parole i fatti. Aspettiamo di conoscere – non tramite scarni comunicati stampa ma nel più alto consesso cittadino e in tempi brevi – a quali fatti si riferiscono le dichiarazioni di Mancini e di denunciare immediatamente episodi di questo tipo nelle opportune sedi giudiziarie.  Compito di un amministratore non è certo quello di lanciare il sasso per poi immediatamente dopo nascondere la mano. Nel frattempo chiediamo a questa amministrazione di vigilare su quello che sta succedendo all’interno di alcuni reparti dell’ospedale di Spoleto e soprattutto a presunti ridimensionamenti del servizio di laboratorio analisi e di cardiologia”. 

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(aggiornato alle 13.30)