“Quali iniziative il ministro Alfano intenda adottare per far fronte all'emergenza carceri in Umbria e se non ritenga di dover bloccare i trasferimenti di detenuti previsti, per non aggravare ulteriormente i già pesanti disagi di cui soffrono gli agenti penitenziari in servizio nelle carceri della regione”.
E' quanto chiede in un'interrogazione presentata oggi il deputato umbro del Pd Gianpiero Bocci.
“Nelle quattro strutture carcerarie umbre (Perugia, Spoleto, Terni, Orvieto) le guardie carcerarie sono sotto organico di 200 unità” – afferma Bocci – “mentre i carcerati crescono in maniera esponenziale. In particolare, a Perugia sono in servizio 215 agenti di custodia contro i 339 previsti, a Spoleto 359 in servizio contro i 388 previsti; a Terni 190 in servizio contro i 218 previsti e infine ad Orvieto 68 in servizio contro i 75 previsti. I numeri parlano chiaro: se in Italia la media della carenza di organici è del 10%, in Umbria raddoppia al 20%”.
“Oramai tra Perugia, Spoleto, Terni e Orvieto i detenuti sono più di 1000 e il rapporto tra chi sconta la pena e chi controlla è gravemente squilibrato: il sovraffollamento unito alla carenza di organici della polizia penitenziaria comporta con tutta evidenza un altissimo rischio per la sicurezza. Al carcere di Spoleto” – prosegue il deputato umbro – “sono arrivati in questi giorni da L'Aquila 77 detenuti in regime di 41-bis, in una notte si è dovuto aprire un nuovo padiglione e ora ci si deve attrezzare per ospitare anche gli agenti del Gom (gruppo operativo mobile) delle Fiamme Azzurre che controllano i detenuti più pericolosi. In più, un fonogramma inviato dal ministro Alfano e da Franco Ionta, capo dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria, chiede di raddoppiare la capacità del carcere di Spoleto e di accogliere altri detenuti anche a Perugia: questo significherebbe 300 detenuti in più a Spoleto e almeno 200 a Perugia. Con questi numeri si rischia il collasso tra quattro anni. Tra Terni e Spoleto nei prossimi cinque anni andranno in pensione almeno 80 agenti e la situazione rischia di diventare esplosiva”.
“E' necessario – conclude il parlamentare del Pd – che il ministro Alfano intervenga con urgenza, assumendosi in prima persona la responsabilità di superare l'emergenza e ristabilire una situazione dignitosa nelle carceri umbre”.
Roma, 22 aprile 2009