La Sitem di Cannaiola di Trevi ritira la procedura di licenziamento collettivo che prevedeva un taglio di circa 30 dipendenti. Ad annunciare la novità positiva è l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Francesco De Rebotti. Una svolta positiva arrivata dopo un lavoro silenzioso da parte dei sindacati e delle istituzioni.
De Rebotti dunque esprime “piena soddisfazione per la decisione dei vertici della Sitem di ritirare i provvedimenti di licenziamento e di avviare il confronto sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali, nell’ambito di un percorso condiviso con le organizzazioni sindacali e con il supporto delle istituzioni”.
“Si tratta di una scelta di responsabilità – sottolinea De Rebotti in merito allo sviluppo positivo sulla vertenza Sitem – che consente di salvaguardare i livelli occupazionali e di creare le condizioni per una gestione equa ed equilibrata della situazione aziendale, nel rispetto della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori. Il dialogo costruttivo tra impresa, parti sociali e istituzioni rappresenta la strada giusta per affrontare il complesso momento attuale ed individuare soluzioni sostenibili nel tempo”.
L’assessore formula inoltre un plauso alle organizzazioni sindacali “per la tenacia con cui hanno seguito la vertenza e per il decisivo contributo nel favorire un percorso condiviso, che ha permesso di superare una fase delicata”.
“In fase di transizione – conclude l’assessore – è fondamentale portare avanti un modello di relazioni industriali fondato sul dialogo. Solo attraverso la collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti sarà possibile tutelare l’occupazione e salvaguardare il tessuto produttivo della nostra regione, assicurando prospettive di sviluppo e di coesione sociale”.
Nella giornata di venerdì 21 novembre, nell’incontro previsto nella sede di Confindustria a perugia, tra azienda e sindacati, la Sitem di Trevi ha comunicato alle organizzazioni sindacali Fiom Cgil, Fim Cisl e Uil Uilm, il ritiro dei licenziamenti inizialmente comunicati e la chiusura della procedura di licenziamento collettivo. La storica azienda di Cannaiola, impiegata nel settore dei lamierini magnetici, aveva infatti aperto da circa un mese una procedura di licenziamento collettivo per trentasei lavoratori risultati in esubero nel sito di Cannaiola di Trevi, ragione che aveva portato le organizzazioni sindacali a proclamare uno sciopero il 29 ottobre. Si procederà dunque con l’apertura degli ammortizzatori sociali dai primi giorni di dicembre, soluzione non indolore per i lavoratori, ma che permetterà comunque di salvaguardare l’occupazione.
La decisione di ritirare i licenziamenti è stata accolta positivamente dalle organizzazioni sindacali che, pur riconoscendo la situazione di difficoltà del settore in questo momento, fin da subito avevano richiesto l’utilizzo della cassa integrazione. “L’uso degli ammortizzatori – commentano Fiom, Fim e Uilm – ci permette di evitare oggi dei licenziamenti, ma permane una crisi importante nel settore metalmeccanico, duramente provato dai dazi americani e dalla forte concorrenza di Paesi estremamente aggressivi sul mercato come la Cina. Serve dunque di tenere accesi i riflettori più che mai su un settore, quello metalmeccanico, che necessità oggi di politiche industriali vere che permettano alle nostre aziende, anche locali, di tornare a competere in maniera forte sul mercato, questo ci aspettiamo dalla politica a tutti i livelli”.