Inizierà venerdì 10 luglio la nuova stagione della Sir, quella (speriamo) post Covid. Quel giorno si ritroveranno al PalaBarton di Pian di Massiano coach Heynen, tutto il suo staff e la prima squadra, con l’eccezione di Leon, Zimmermann e Plotnytskyi, che si aggregheranno successivamente in quanto impegnati con le proprie nazionali.
Il programma stilato sarà di circa otto settimane per arrivare pronti all’inizio della nuova stagione.
Programma tecnico, fisico ed atletico che si svolgerà principalmente al PalaBarton, sia con l’utilizzo del campo centrale che con quello della sala pesi, sia inizialmente alcuni giorni con lavoro sulla sabbia presso la struttura dello Zocco Beach di San Feliciano, grazie alla gentile e preziosa collaborazione dei titolari della struttura lacustre.
Intanto, le società sportive sono alle prese con i bilanci post Covid- Tra la metà e la fine di luglio si chiuderanno i termini per le iscrizioni nei principali campionati italiani maschili e femminili di basket, volley, rugby e degli altri sport olimpici.
Per effetto della crisi economica dovuta al prolungato lockdown per la pandemia di Covid-19 e senza certezza sulla possibilità di fruire del credito d’imposta, tantissimi sponsor non hanno ancora confermato il proprio apporto per la prossima stagione. Sono molti già i casi di società che hanno fatto un passo indietro.
I danni che si profilano per lo sport di vertice e professionale sono già rilevanti. Ma senza mettere in sicurezza quella fascia dello sport italiano che svolge un imprescindibile ruolo di “ascensore” nella piramide sportiva si rischia di provocare danni duraturi al movimento.
L’impoverimento dello sport di vertice e la riduzione del suo perimetro significa infatti negare a centinaia di migliaia di ragazzi e di ragazze, che si approcciano a una disciplina sportiva, l’opportunità di crescere e di svolgere un’attività di alto livello e/o professionale.
Con il non secondario effetto di indebolire quella funzione sociale e di presidio sanitario che le società e le associazioni sportive svolgono in tutto il territorio nazionale.
Di fronte a questa emergenza le principali Leghe sportive italiane – Lega Pro, Lega Basket Serie A, Lega Pallavolo Maschile, Lega Pallavolo Femminile, Lega Basket femminile, Lega nazionale Pallacanestro e Fidal – Runcard – con il supporto di PwC TLS, hanno costituito un “Comitato 4.0” ed elaborato alcune proposte normative per l’introduzione di un credito d’imposta sulle sponsorizzazioni (nonché per gli apporti di capitale delle società sportive professionistiche e dilettantistiche).
Queste proposte sono state fatte proprie da quasi tutte le forze politiche, di maggioranza e opposizione, e sono state trasfuse in emendamenti al disegno di legge di conversione del “Decreto Rilancio”. Sta emergendo dunque in Parlamento un consenso trasversale su misure che rappresentano un’ancora di salvataggio delle imprese sportive, particolarmente colpite dal blocco delle attività a causa del coronavirus, e che sono caratterizzate da una strutturale ridotta redditività e non sostenute da ingenti risorse derivanti da diritti media.
L’emersione di questo consenso generalizzato è apprezzato dalle Leghe sportive, ma ora è necessario accelerare il percorso di approvazione dell’agevolazione per dare certezze a sponsor e club che vivono una fase cruciale della propria esistenza.
Le Leghe sportive italiane hanno voluto corredare le proposte sul credito di imposta per le sponsorizzazioni da uno studio che ha messo in evidenza come si tratterebbe di un costo sostanzialmente neutrale per le casse dello Stato.
Le misure sono attualmente all’attenzione del Governo, in particolare del Ministro Spadafora e del Ministro Gualtieri, e l’auspicio è che vengano approvate in modo da preservare il ruolo che lo sport può svolgere come strumento di sviluppo e crescita sociale.