Categorie: Foligno Politica

Sinistra sul piede di guerra / I vendoliani vanno per la loro strada e Rifondazione Comunista lancia un ultimatum

Claudio Bianchini

La 'coalizione Mismetti' allargata al Movimento per Foligno – Udc, subisce smottamenti sul fronte sinistro. Oggi i vendoliani hanno diffuso un comunicato stampa in cui dicono chiaramente che Sel seguirà la sua strada, svincolandosi dal resto del centrosinistra. Si avvia così la corsa a sindaco dell'attuale assessore alla Cultura, Elisabetta Piccolotti.

Rifondazione insoddisfatta – A mettere i puntini sulle 'ì' anche il circolo di Rifondazione Comunista, che non si riconosce nella ricostruzione dei fatti così come rappresentata ieri dalla nota della segretaria del Partito Democratico, Patrizia Epifani. Anzi, viene espressa nero su bianco 'insoddisfazione per l'atteggiamento degli alleati a seguito dell'ultima riunione di coalizione' definendoli persino 'interlocutori non credibili'.

Sinistra turbolenta – Insomma, Sinistra Ecologia e Libertà ormai ha rotto ogni vincolo e Rifondazione Comunista minaccia ultimatum, ribadendo comunque la necessità di svolgere primarie di coalizione una volta trovato l'accordo sul programma, lasciando in qualche modo la porta aperta ai compagni vendoliani, con i quali si presenterà unita alle elezioni europee che si svolgeranno nella stessa giornata del 25 maggio.

Sel al contrattacco – Abbiamo avanzato mesi fa alla città e al centrosinistra una proposta semplice e di buonsenso: prendere atto delle difficoltà e dei dissensi che abbiamo incontrato in questi cinque anni, e cercare una strada per superarli e rafforzare la coalizione. Ci sembrava infatti, e ci sembra ancora, che il centro-sinistra folignate dovesse dotarsi di strumenti utili a raccogliere la domanda di cambiamento che abbiamo sentito crescere negli ultimi mesi incontrando i cittadini folignati.

Primarie fondamentali – Gli strumenti che abbiamo proposto sono due: un programma di svolta e primarie di coalizione, come metodo di scelta democratica del candidato migliore alla carica di sindaco. La credibilità dell'uno non esiste infatti, senza quella dell'altro. Dopo aver ascoltato la città, è fondamentale aver chiare le cose da fare, così come lo è la discussione sul candidato, che non si può fare attraverso vecchie trattive tra partiti.

No alle 'vecchie tattiche' – Ieri ci siamo trovati di fronte all’ennesimo tentativo di rimandare il tutto a data indefinita, a soli due mesi dalle elezioni. Abbiamo aspettato a lungo che ognuno risolvesse i propri problemi interni e chiarisse la sua idea su cosa dobbiamo fare per la città e su come farlo, invece è cominciato un percorso accidentato, a partire dalla vecchia idea di recuperare voti semplicemente allargando la coalizione alle forze centriste, fino ad arrivare alla mancata disponibilità ad indire le primarie, chiaramente emersa dalla riunione di ieri.

'Proseguire da soli' – Piuttosto che procedere ad accordi di facciata, per poi presentarsi indecorosamente alla città con le tristi guerre interne giocate con i piccoli mezzi dei consigli comunali fatti saltare tramite assenze chirurgiche e via discorrendo, abbiamo proposto di far scegliere ai cittadini quale idea di centrosinistra e quale candidato scegliere per queste difficili elezioni. La risposta è stata inspiegabilmente no. Fino a prova contraria non ci resta che prenderne atto e proseguire per la nostra strada.

Il graffio del Prc – A seguito dell'ultima riunione di maggioranza il Partito della Rifondazione Comunista di Foligno, esprime la propria insoddisfazione per l'atteggiamento degli alleati della coalizione, tutti avvitati su diatribe politiciste ed incapaci di affrontare con la dovuta serietà i temi posti da Rifondazione nell'interesse di Foligno.

'La pazienza ha un limite' – Anche la pazienza ha il suo limite. In questi mesi abbiamo incalzato i partiti del centro sinistra chiedendo un confronto programmatico serio, in cui affrontare i problemi della città e gli obiettivi concreti per il prossimo mandato amministrativo. I temi che da mesi stiamo ponendo al centro dell'attenzione, vanno dal nuovo Prg “a superfici zero” al rilancio dei servizi pubblici locali da mantenere interamente in mano pubblica, dalla difesa del welfare locale ad un percorso di intelligente pedonalizzazione del centro storico cittadino. Di fronte a tali questioni, al momento, le altre forze politiche stanno dimostrando di non essere degli interlocutori credibili essendo sempre più invischiati in incomprensibili tatticismi.

Ultimatum agli alleati – Non saremo più disponibili a partecipare ad inconcludenti riunioni di coalizione che esulino dai veri problemi di Foligno: la nostra presenza alla prossima riunione convocata per venerdì alle 17 ci sarà solo se si vorrà finalmente avviare un confronto programmatico vero.

Si alle primarie – Coerentemente con questa posizione, abbiamo espresso il nostro favore alle primarie di coalizione, una volta che la coalizione abbia definito il suo programma. Riteniamo infatti che possano esserci nel momento in cui c'è una coalizione, e una coalizione esiste se c'è un programma condiviso. Solo al termine di un confronto programmatico vero, serio, approfondito, ha senso porre la questione delle selezione dei candidati attraverso le primarie, cui, ribadiamo di essere favorevoli.

Amato alle Europee – Sia sui temi dell'Europa che su quelli locali, il circolo Prc di Foligno sta organizzando un ciclo di incontri e di iniziative, a partire da mercoledì 26 alle 21 nella sede di Via Benaducci, dove si terrà un incontro pubblico sul tema del nuovo Prg e una grande cena, per proseguire la raccolta firme per le elezioni europee e a sostegno della candidatura di Fabio Amato nella circoscrizione del centro Italia.