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SINISTRA ECOLOGIA LIBERTÀ FOLIGNO PARTECIPERÀ ASSIEME A NICHI VENDOLA ALL'EUROPRIDE 2011 DI ROMA

di Salvatore Savastano e Elena Bistocchi (*)

I risultati di recenti indagini sociologiche condotte sugli omosessuali italiani evidenziano che i gay e le lesbiche hanno voglia di mettere su casa con un compagno e una compagna, di avere figli, che sognano il grande amore. Da questo tipo di rapporti viene fuori un'immagine integrata, tradizionalista e “normalizzata” dell'omosessualità, un panorama del mondo gay e lesbico molto “rasserenante”.
La visibilità è ancora invece bene lontana dall'essere così diffusa, la maggior parte degli omosessuali italiani vive in condizioni di clandestinità o al massimo di apertura all'esterno fortemente limitata. Il desiderio di relazioni amorose è di certo molto frequente specie tra le nuove generazioni di gay e di lesbiche, e spesso anche realizzato, ma sono ancora tanti gli uomini con orientamento omoerotico che cercano solo rapporti occasionali o brevi avventure. Contemporaneamente l'accettazione di gay e lesbiche in Italia non è per nulla una conquista già raggiunta, malgrado esista un atteggiamento di maggiore apertura in fasce sociali più evolute e flessibili. Basta chiedersi cosa esiste a livello di normative o leggi destinate a tutelare effettivamente le persone omosessuali o quanti siano i gay che dichiarano la propria identità sessuale sul posto di lavoro.
Molti omosessuali italiani, va aggiunto, hanno una parte di responsabilità notevole nel ritardo con cui certi cambiamenti avvengono, si lasciano tuttora condizionare dagli stereotipi che si sono visti appiccicare addosso in passato, finendo a volte per riproporli, e contribuiscono a rallentare, spesso con la sola passività, una trasformazione culturale che potrebbe far avvicinare il nostro paese agli standard europei attuali.
In Italia, oggi, la tesi centrale può essere identificata con la parola “rivoluzione” che il mondo LGBTQI può proporre e agire con coerenza nella scelta di venire allo scoperto, con orgoglio e sicurezza, ma senza inutili clamori, e nella possibilità di instaurare relazioni amorose soddisfacenti e stabili con un partner, sviluppando e coltivando le competenze utili a portarle avanti, oltre che una più basilare capacità di relazionarsi con pienezza e apertura agli altri.
“Essere orgogliose e orgogliosi di quel che siamo”, e ancora prima “rispetto per gli altri al di là della loro identità sessuale”: è questo il senso più autentico del Pride e dunque anche dell’Europride.
Con quest’evento si vuole chiedere alle Istituzioni quelle norme e comportamenti che permettano il pieno sviluppo di questa libertà in chiave di uguaglianza. Parità, dignità, laicità: ogni scelta o condizione nella vita deve poter essere libera purché non arrechi problemi agli altri. Si rivendica dunque la piena attuazione dei principi e diritti fondamentali sanciti dalla Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea.
In Italia, al contrario della maggioranza dei paesi europei, non esistono norme a tutela di ogni orientamento sessuale, tranne alcune piccole eccezioni, basti vedere la bocciatura dell’ultima legge sull’omofobia.
Lesbiche e gay denunciano e rifiutano il pregiudizio, l’omofobia, la lesbofobia e la transfobia come atteggiamenti mentali o come atti violenti, chiedendo interventi che li combattano.
Si chiede al Parlamento europeo una piena cultura del rispetto e del riconoscimento dell’altro come la migliore risposta al perpetrarsi di atteggiamenti di razzismo.
Per noi di Sinistra Ecologia Libertà, l'affermazione e la tutela dei diritti civili presuppone una lettura laica e progressista della Costituzione italiana, anche alla luce della Carta dei diritti dell'Unione Europea e del Trattato di Lisbona. Solo così sarà possibile dare concreta risposta ai bisogni di una società democratica, egualitaria, moderna, complessa e plurale. L'approccio obsoleto che l'attuale legislazione ha in materia di diritti civili sembra andare in una direzione del tutto opposta alla libertà di scelta in merito all’organizzazione della propria vita, attribuendo al potere il compito di giudicare la correttezza delle relazioni umane e la loro affidabilità.
Per questi motivi occorre riformare con urgenza l’intera materia del diritto di famiglia, rendendo effettiva l’attuazione dei diritti fondamentali, tra cui figura senza ombra di dubbio il diritto alla libera affermazione dell’identità personale e al libero sviluppo della personalità, attraverso l’ampliamento dell’autonomia privata e dell’eguaglianza formale, Sinistra Ecologia Libertà chiede quindi, con forza
– L'estensione della legge Mancino contro ogni forma di discriminazione motivata da orientamento sessuale e identità di genere.
– Il riconoscimento e la tutela delle coppie di fatto a prescindere dal genere delle/dei conviventi.
– La possibilità per le persone, nel quadro di un effettiva parità di diritti, di scegliere liberamente con chi contrarre matrimonio indipendentemente dal genere dei contraenti.
– L'introduzione del divorzio breve per evitare un calvario lungo anni a discapito degli affetti e dei figli.
– L' assunzione da parte dell’individuo al momento della nascita del cognome della madre oltre che quello del padre per un pieno riconoscimento della propria identità e per il riconoscimento del pari ruolo genitoriale di madre e padre.
– La possibilità di adottare minori per le/i single perché i diritti dei minori trovino una piena effettività.
– E che il diritto di riassegnazione del genere e di cambiamento del nome per le persone transgender venga reso indipendente dall’intervento chirurgico perché il loro diritto all’identità possa trovare immediato e pieno riconoscimento.

Sinistra Ecologia Libertà Umbria insieme a Nichi Vendola sarà quindi presente sabato 11 giugno all'Europride di Roma. Un’occasione straordinaria per scendere in piazza al fine di ottenere per tutti una vita più libera e realmente tutelata.

(*) coordinatore SEL Foligno e segretaria regionale SEL Umbria