Il museo del Tessuto e del Costume di Spoleto si arricchisce di un pezzo in più, grazie ad un singolare dono. Ad ampliare la collezione è un prezioso vestito da sposa degli anni ’50, donato dalla signora Maria Costici e appartenuto a sua madre, Maria Chiara Marini. Un abito così prezioso che nei mesi scorsi è finito addirittura al centro di un servizio del Tg2.
La delibera con cui la Giunta comunale accoglie la donazione è datata aprile ma è stata pubblicata in data odierna all’albo pretorio dell’ente. Nell’atto si ricorda come la signora Costici ha espresso “la volontà di cedere al Comune di Spoleto, a titolo di donazione in favore del Museo del Tessuto e del Costume, l’abito da sposa della madre stessa, realizzato a Spoleto dalla sartoria Raspi in occasione delle nozze celebrate nel 1950“. La Giunta, quindi, nell’accogliere la proposta ricorda che la donazione in questione “rappresenta una testimonianza strettamente connessa alla città ed alle sue produzioni artigianali di alto livello nel settore della moda e del costume, di cui è opportuno mantenere memoria. L’abito di che trattasi non ha una datazione antica, che possa definirsi storica, ma ha certamente un valore di testimonianza materiale dell’abilità, perizia artigianale e sartoriale locale: l’abito, come mostrano le foto allegate al presente atto, è stato confezionato in raro pizzo chantilly, e per la sua preziosità è stato mostrato nell’ambito di una trasmissione televisiva come esempio significativo della produzione italiana (Costume e Società, RAI 2, gennaio 2016)“. Il bene, viene spiegato, non potrà essere costantemente esposto, “date le caratteristiche del museo e considerati gli aspetti logistici che non consentono ulteriori inserimenti“, ma potrà esserlo in particolari occasioni, per progetti specifici e tematici, per iniziative sulla produzione artigianale, per conferenze sulla storia del tessuto e simili; oppure a rotazione con altri manufatti.