Quando le minacce al sindaco possono trasformarsi in gesti concreti per la pubblica utilità. E’ il caso di Gualdo Tadino, dove il primo cittadino Massimiliano Presciutti ha saputo ricavare il meglio da alcuni brutti episodi avvenuti nei suoi confronti.
A seguito delle numerose “provocazioni” ricevute sia a mezzo social che con lettere anonime – persino con scritte sui muri – il sindaco ha sempre puntualmente denunciato tutto alle forze di polizia. E poiché esiste un fondo sugli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali istituito dal Ministero degli Interni, quest’ultimo ha fatto una valutazione, con la supervisione di Prefettura e ANCI, che ha riconosciuto al Comune Gualdo Tadino un risarcimento di 6.111 euro.
Risorse che, di fatto, potrebbero andare a risarcire direttamente l’amministratore minacciato, in questo caso il sindaco, il quale però ha preferito usarle in maniera diversa: “Naturalmente non prenderò nemmeno un centesimo – ha spiegato Presciutti – e ho già deciso di concerto con il comando della Polizia locale che le risorse saranno destinate al potenziamento della videosorveglianza sul territorio“.
“La violenza e l’odio che corrono via social (e non solo) devono essere puniti sempre – ha concluso il sindaco – ne va della tenuta e della qualità della nostra democrazia”.