Valnerina

Sindaco Alemanno condannato, sarà sospeso. Boccanera guiderà il Comune | I commenti

Il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, dovrà lasciare in anticipo la fascia di primo cittadino. Dopo la condanna in primo grado avvenuta nei giorni scorsi per la sede ritenuta abusiva della Pro loco cittadina, che prevedeva anche la sospensione dell’incarico per il sindaco, si attende il provvedimento della Prefettura di Perugia. Che, visti i dettami della legge Severino, porterà appunto a sospendere Alemanno – condannato non in via definitiva a 1 anno e 10 mesi per abuso d’ufficio oltre che per falso – dall’incarico politico.

Per Nicola Alemanno quindi si prospetta una fine prima del tempo della legislatura iniziata 9 anni fa. Il mandato della sua amministrazione scadrà infatti fra un anno, prima appunto della fine della pena accessoria prevista dal collegio penale del tribunale di Spoleto. A guidare il Comune di Norcia dal momento in cui sarà notificata la sospensione alle prossime elezioni amministrative sarà il vicesindaco, Giuliano Boccanera. Salvo cambi in Giunta prima del provvedimento.

Era già avvenuto in passato che il sindaco Alemanno, alla sua seconda esperienza amministrativa, dovesse lasciare il Municipio in anticipo. Prima di essere eletto nel 2014 (e confermato nel 2019), infatti, l’attuale primo cittadino aveva indossato la fascia tricolore anche dal 2004 al 2008, con la sindacatura interrotta per commissariamento dopo le dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali. Se 15 anni fa le motivazioni dell’abbandono anzitempo della poltrona di sindaco di Nicola Alemanno furono politiche, questa volta però sono giuridiche, causate dalla contestata legge Severino.

La solidarietà di Nevi e Polidori (Forza Italia) al sindaco Alemanno

Proprio contro la normativa in questione – ed i suoi effetti nonostante non ci sia una condanna definitiva – interviene l’onorevole Raffaele Nevi, vicecapogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati.

Solidarietà e vicinanza al sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, – evidenzia Nevi – che sarà sospeso dall’incarico per una norma – la Legge Severino – quantomeno discutibile, soprattutto alla luce di una vicenda giudiziaria a dir poco grottesca, per la quale Alemanno è stato condannato con tanto di interdizione dai pubblici uffici. Alemanno in questi anni post terremoto ha dato prova di grande capacità amministrativa, risollevando la sua città così duramente colpita dal sisma, ma questo non gli ha evitato una serie di inchieste giudiziarie poco comprensibili. Come appunto l’ultima che lo vede condannato per la realizzazione della casetta provvisoria della Pro loco. È difficile non pensare ad un accanimento giudiziario verso un sindaco che ha agito esclusivamente nell’interesse della sua collettività. Sono altresì certo che nei successivi gradi di giudizio, il sindaco Alemanno riuscirà a dimostrare la sua estraneità a tutte le accuse mosse nei suoi confronti”.

Sulla stessa lunghezza d’onda la parlamentare umbra forzista Catia Polidori: “La sospensione di Nicola Alemanno dalla carica di sindaco di Norcia è profondamente ingiusta e gravemente lesiva dell’intera comunità nursina, oltre che dell’interessato, uomo e amministratore corretto e capace, che in questi anni segnati prima dal terremoto e poi dalla pandemia non ha mai smesso di lavorare nell’interesse esclusivo dei suoi concittadini. Prova ne è stata la riconferma del mandato da primo cittadino. A Nicola, che non merita assolutamente un simile trattamento, vanno tutta la mia stima e vicinanza. Sono fiduciosa che il giudizio possa essere ribaltato in appello. Spero il prima possibile, altrimenti quale sindaco avrà più il coraggio di operare, per di più in condizioni emergenziali?!”.

Noi per Norcia sollecita la Prefettura

Ad incalzare invece la Prefettura per accelerare le pratiche di sospensione del sindaco Alemanno era stato nelle ultime ore il gruppo di minoranza nursino “Noi per Norcia”, guidato da Giampietro Angelini. Che motiva la sua azione con una dura nota.

Il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, è stato condannato dal Tribunale di Spoleto ad un anno e dieci mesi di reclusione per i reati di falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atti pubblici e abuso d’ufficio in relazione alle autorizzazioni dell’opera post sisma, con interdizione dai pubblici uffici per la durata della pena principale. La condanna si riferisce alla costruzione della cosiddetta “casetta della Pro Loco” ritenuta illegittima dal Tribunale e che dovrà essere anche demolita. E’ la seconda condanna in due processi per Alemanno. La prima era arrivata lo scorso anno per la vicenda di Casa Ancarano. Ma questa volta, a differenza di Casa Ancarano dove è stato condannato “solo” per reati urbanistici a un anno e tre mesi, Alemanno è stato riconosciuto colpevole di falso e abuso d’ufficio. Sono reati per i quali la Legge Severino prevede la sospensione immediata per diciotto mesi dall’incarico di Sindaco, che sarà disposta dal Prefetto in seguito alla comunicazione dello stesso Tribunale.

Ironia della sorte. Alemanno non può in questo caso nemmeno gridare ai quattro venti, come fa di solito, che la colpa è dell’opposizione. Casa Ancarano, Casetta Proloco e Pala Boeri (che arriverà a sentenza tra pochissimo) sono procedimenti aperti nella precedente legislatura. E dunque la responsabilità è tutta sua. Ovviamente non entriamo nel merito della sentenza. Fino all’espletamento dei tre gradi di giudizio si presume che tutti possono essere innocenti. Ma la sospensione è un dato sicuro e oggettivo. Andrà a casa per diciotto mesi ed al suo posto ci sarà il vicesindaco (non è scontato che sia l’attuale perché il Sindaco può cambiarlo fino all’ultimo momento!) che a questo punto, se durerà, arriverà fino alle prossime elezioni previste per il prossimo anno. I commenti li rinviamo al giorno in cui Alemanno sarà sospeso. Massimo qualche settimana, così nel frattempo potrà conoscere anche l’esito del terzo processo, quello per il Palaboeri fissato per il prossimo 6 giugno. Nel frattempo sta succedendo di tutto… Il sindaco ha fatto una riunione con i dirigenti comunali ed ha smentito ogni cosa, dicendo che sono tutte invenzioni. Il vicesindaco, al contrario, da ieri sta dicendo a tutti che prestissimo prenderà il posto di Alemanno!

Le due “bandierine” che, appena un mese fa, avevano abbandonato la maggioranza, adesso, con la scusa dell’assunzione di responsabilità tipica dei salvatori della patria, sono rientrati di corsa in maggioranza, abbandonando l’opposizione. Naturalmente per sostenere il vicesindaco e magari illudendosi di guadagnare qualche posticino… Nei prossimi giorni insomma ne vedremo delle belle. Fino a quando Alemanno non sarà cacciato dal Prefetto e dovrà traslocare, (possibilmente con la sua macchina e non con quella del Comune). Noi, per accorciare questa agonia, che provoca soltanto vergogna in quelle persone che vogliono bene a Norcia, abbiamo scritto al Tribunale di Spoleto ed al Prefetto, per accelerare le procedure previste dalla legge Severino”.