Si è svolta ieri a Roma la seconda edizione “Sindaci d’Italia” alla presenza del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e di 4.000 Sindaci. Circa una cinquantina i comuni Umbri rappresentati all’iniziativa, tra questi 26 della provincia di Perugia e diciassette della provincia di Terni.
All’incontro, svolto alla presenza del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, il Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, il Ministro della Cultura Dario Franceschini, il Ministro dell’Innovazione Paola Pisano, il Ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia, il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Giuseppe Provenzano.
Dal palco intervengono anche alcuni sindaci dei piccoli comuni e l’Umbria è rappresentata da Agnese Benedetti Sindaco di Vallo di Nera, che oggi tra l’altro è stata anche ricevuta unitamente alla delegazione Anci dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
In seguito, solo tre i video proiettati dal palco per far capire il rapporto che i portalettere hanno con le persone in una piccola comunità e l’importanza di un rapporto che si crea, al limite della familiarità, della confidenza, della solidarietà. Uno di questi video è stato girato in Umbria a Campello sul Clitunno.
In Umbria Poste ha realizzato 7 installazioni di nuovi ATM Postamat quindi cinque a Perugia e due a Terni, settantacinque uffici postali con wi-fi gratuito quarantaquattro a Perugia e trentuno a Terni, centocinquanta cinque uffici postali con un nuovo kit di videosorveglianza, ha abbattuto 9 barriere architettoniche e rafforzato gli uffici postali in cinque località turistiche.
Il sentire dei sindaci, piccoli guerrieri che combattono grandi guerre quotidiane era unanime. Da nord a Sud. Ieri a Roma, è stata rappresentata una identità l’identità sociale che ha un valore e va difeso.
Applauso sentito per il ministro Provenzano che citando Franco Erminio ha detto: “nessuno pensa più alla vita di tutti, figuriamoci a quella dei luoghi”, ma noi dobbiamo fare in modo che ciò avvenga. Il Piano per il Sud ha come elemento nuovo l’idea di fare un protocollo con i comuni per semplificare le procedure e favorire gli investimenti”, ha continuato Provenzano specificando che l’unificazione dell’Italia “è ancora lontana e la coesione territoriale è il primo grande interesse da preservare. In questo senso, per riprendere il cammino dello sviluppo, la storia presente e futura di Poste Italiane rappresenta un esempio di unificazione e coesione”. Con l’impegno di non chiudere gli uffici postali dei piccoli comuni “avete ricordato alle istituzioni il dovere di restare”, ha concluso
Provenzano rivolgendosi a Poste.