5.900 euro di aumento per i prossimi 3 anni, nessuna deroga alle normative di legge, capitoli importanti sulla sicurezza e sugli appalti. Sono questi, secondo le segreterie di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil dell'Umbria, i nodi della proposta sindacale per il nuovo contratto integrativo che i delegati sindacali della Perugina stringeranno il 30 maggio con i rappresentanti della Nestlè a Milano. Un contratto che le segreterie sindacali definiscono “decisivo per la Perugina” e per il quale la Rsu di San Sisto sta lavorando “con la massima determinazione e autorevolezza”.
Secondo i sindacati, inoltre, è in corso in questi giorni una trattativa in sede locale, sulla gestione produttiva dell’anno 2011. In questo caso la posizione sindacale è sintetizzabile in questi punti: accordo sul calendario di lavoro; gestione della CIGO migliorativa rispetto all’anno precedente; rientri ed avanzamenti professionali per tutti i lavoratori ed in particolare i part-time;
“Le segreterie – affermano ancora Flai, Fai e Uila – intendono comunque farsi carico delle problematiche e criticità emerse e sollecitate da alcuni lavoratori ed, insieme alla Rsu, hanno già deciso di programmare le assemblee per affrontare, discutere e risolvere quegli aspetti contraddittori che spesso la multinazionale Nestlè introduce. In particolare, sul ricorso agli ammortizzatori, così come sostenuto nelle assemblee, la posizione unitaria di segreterie ed Rsu è quella di rifiutare la Cassa integrazione quale strumento per tamponare carenze produttive e organizzative e di richiedere invece un programma di potenziamento della fabbrica, in termini di volumi, anche acquisendo commesse estere. Una richiesta – concludono i sindacati – che sarà al centro delle imminenti trattative”.