Aggiornamento ore 17.15 – Nel pomeriggio di oggi l’amministrazione comunale è intervenuta con una nota in risposta ai sindacati: “In merito alle dichiarazioni delle organizzazioni sindacali sulla pubblica illuminazione, l’Amministrazione Comunale ritiene indispensabile intervenire con una propria nota per riportare la verità dei fatti.
Nessuna penalizzazione è in corso nei confronti di Asm – si legge sul sito del comune di Terni – L’Amministrazione intende rispettare tutte le regole per andare all’affidamento del servizio di pubblica illuminazione, superando gli oltre 15 anni di mancanza di regolarità, peraltro evidenziata dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato. L’Agcm ha ritenuto illegittimo l’affidamento diretto nel caso in cui la società non sia qualificabile come in house, caratteristica mancante ad Asm. Si ricorda che la stessa autorità nel 2022 invitava il Comune a procedere quanto prima alla regolarizzazione dell’affidamento della pubblica illuminazione nel rispetto dei modelli di gestione dei servizi pubblici locali.
L’Amministrazione ha deliberato un atto di indirizzo che va a sanare per il futuro la situazione di irregolarità dando mandato alla direzione Ambiente e Energia la quale dovrà mettere in atto una competizione pubblica tra tutti i soggetti che ne hanno i requisiti, alla quale Asm potrà partecipare.
L’Amministrazione intende rispettare la normativa europea e tutta la legislazione nazionale che dal 2011 in tal senso è chiarissima, salvaguardando gli interessi dell’Ente, del territorio e dei livelli di occupazione, con particolare attenzione alle categorie più deboli”.
I sindacati hanno chiesto un incontro urgente con il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi “per ricercare
una soluzione condivisa che porti al superamento della Delibera Comunale N. 415 del 07.11.2024 e che punti a rafforzare l’azienda ASM, asset strategico per i servizi pubblici del territorio, e che miri ad evitare la discontinuità nella gestione della pubblica illuminazione”. Nella delibera in questione gli assessori proponenti, Giovanni Maggi e Marco Iapadre, propongono di “di dare mandato alla Direzione Ambiente, Energia e Trasporti – anche tramite l’istituzione di specifico gruppo di lavoro – per la predisposizione della
documentazione prevista ai commi 2 e 3 dell’art.14 del D.Lgs.201/2022, propedeutica alla successiva proposta di deliberazione al Consiglio comunale sulle modalità di gestione del servizio pubblico locale di pubblica illuminazione, prevedendo – previa valutazione dei presupposti giuridici e tecnici e verificata
l’indisponibilità tra le Convenzioni Consip attive per analoghi servizi in PPP – la modalità di Project Financing con individuazione dell’operatore economico all’esito di gara pubblica”. Sempre nella stessa delibera vengono individuati i criteri con i quali verranno selezionate le società interessate e quali siano quelle che hanno già manifestato interesse.
Sindacati “Caduta la maschera”
“Caduta la maschera et voilà vediamo finalmente la faccia! Il vero volto e il vero scopo del potere politico esecutivo a Terni è quello di concedere la titolarità della gestione di reti ed impianti dell’illuminazione pubblica non più ad Asm Terni Spa, ma “all’ipotetica società” che sarà ritenuta la più conveniente in base ai requisiti di gara ad evidenza pubblica che il Comune bandirà dopo aver approvato la sconsiderata Delibera Comunale N. 415 DEL 07.11.2024 – è quanto si legge in una nota congiunta dei sindacati confederati –
Un anno fa, quando il Comune aveva dichiarato che Terni Reti non poteva più gestire il servizio e aveva deciso di percorrere la strada dell’affidamento tramite piattaforma Consip a un raggruppamento di imprese, come OO.SS. FILCTEM-CGIL, FLAEI-CISL, UILTEC-UIL, nell’interesse ed a tutela dei lavoratori ASM, ci siamo chiesti: “La strada può essere un’altra? Sono state vagliate tutte le scelte possibili indicate dall’autorità garante da parte del Comune di Terni che è anche Socio di maggioranza di ASM?”.
“Il Comune mette a disposizione degli interessi privati le gestione dei servizi pubblici”
“Dopo questa delibera torniamo a chiederci come mai la Giunta possa aver votato di mettere a disposizione degli interessi privati la gestione dei servizi ad interesse pubblico. Non è mai stata aperta una discussione nei luoghi opportuni, sempre come richiedevamo un anno fa – sottolineano Cgil, Cis e Uil – Come organizzazioni sindacali rimarchiamo che il Comune di Terni ha affidato ad Asm Terni Spa la gestione degli impianti di pubblica illuminazione sin dal 1962 e che il contratto in essere non è ancora scaduto: a fronte di questo l’azienda ha preso impegni di una certa rilevanza assumendo personale e portando avanti importanti investimenti”.
Asm partecipata del Comune di Terni al 55%
“Evidenziamo che il Comune, avendo ricevuto spontaneamente le quattro proposte di Project Financing, poteva valutarle con ampio margine di discrezionalità, al fine di individuare la soluzione maggiormente conforme alle condizioni di pubblico interesse. La Multiutility ASM che ricordiamo essere partecipata dal Comune di Terni per il 55% offre, in virtù di questa partecipazione, una interlocuzione più diretta; ASM – seguita la nota – non solo riqualificherebbe le infrastrutture, in continuità con quanto già fatto, ma garantirebbe anche tutti gli interventi necessari per l’attuazione di una transizione ecologica seria sul territorio, con la salvaguardia, al tempo stesso, dei posti di lavoro”.
“Sorpresi dalle modalità”
“Il giorno 8 Novembre 2024 Asm ha condiviso con i lavoratori le Linee Guida del Piano Industriale 2024-2028, ma non ci risulta che i lavoratori abbiano ricevuto, in merito a questo, alcuna notizia sulle intenzioni del Comune da parte del Presidente di Asm ing. Gabriele Ghione rappresentante del comune di Terni. Invece le decisioni nel merito erano già state deliberate dalla Giunta il giorno prima con la Delibera Comunale N. 415 del 07.11.2024 – concludono Cgil, Cisl e Uil – Come è possibile che una delibera così impattante su un servizio pubblico essenziale che potrebbe generare ricadute occupazionali preoccupanti per la Multiutility ASM del Comune di Terni possa essere stata proposta ed approvata senza la partecipazione del primo cittadino? Come mai non è stata fatta una discussione nei tavoli opportuni per trovare una soluzione condivisa?”.