Trent’anni di carriera riassunti in due ore e mezzo di musica travolgente. Daniele Silvestri, il ‘cantastorie recidivo’, non delude e conquista i circa mille e cinquecento spettatori che hanno preso parte al suo concerto, nella splendida location di Valsorda, a Gualdo Tadino. Un evento com’era naturale organizzato alla perfezione all’interno della cornice di Suoni Controvento, il mega festival itinerante che quest’anno ha messo insieme eventi in venti comuni umbri. Evento organizzato dall’Associazione umbra della canzone e della musica d’autore.
Due ore e mezzo di concerto
Allestimento minimal come si confà a questo tipo di eventi, Silvestri sbuca a piedi scortato dai musicisti Marco Santoro e Davide Savarese, due colonne dei suoi show e delle sue esibizioni. Pantaloni etnici, sandali e camicia a fiori, il cantautore non lascia nulla al caso e inizia regalando la prima storia, “Alle prese con una verde milonga” di Paolo Conte. Poi il resto sono le canzoni in scaletta, intervallate alle richieste del pubblico come ‘L’amore non esiste’, del trio Fabi – Silvestri – Gazzè o guizzi dell’artista che regala al pubblico.
I messaggi di Silvestri: “Questo Paese è un campione d’accoglienza, se vuole”
Non mancano i messaggi forti e impegnati, come quello sull’accoglienza “Siamo stati dalla parte di chi ha lasciato le proprie case e di chi ha potuto e voluto accogliere. Questo Paese è un campione d’accoglienza, se vuole”. E poi sui bambini che crescono in scenari di guerra, in concomitanza di ‘While the children play‘, fino alla critica allo Stato che manganella i suoi cittadini, con il riferimento al G8 di Genova per introdurre ‘Il mio nemico‘. A chiudere il saluto agli ospiti dell’Unitalsi, con le foto di rito.