La questione del futuro della Diocesi di Foligno tiene banco, nei cittadini ma anche a livello politico. I sindaci di Foligno, ma anche di Spello e Valtopina hanno manifestato la propria perplessità rispetto ad un accorpamento con Spoleto. Qualsiasi decisione però dovrebbe essere già presa e si prospetta dunque solo l’ufficializzazione.
Intanto però il vescovado di Sigismondi, durato 12 anni, è ricordato con un libro, “Sigismondi, il vescovo della sinodalità”, a cura di Antonio Nizzi per il consiglio pastorale diocesano. Una raccolta di documentazioni che raccontano l’operato di Sigismondi.
“Senz’altro non mancheranno dentro o fuori la comunità cristiana le espressioni di apprezzamento e di gratitudine – si legge nell’introduzione – Qualcuno penserà anche che, per i meriti acquisiti dal nostro pastore ben oltre il Topino, la notizia non è poi giunta inaspettata. Il Consiglio pastorale diocesano, per non moltiplicare le parole di circostanza che sempre si dicono in queste occasioni, ha pensato di offrire al Vescovo Gualtiero una documentazione del cammino che lui ha guidato e percorso con noi per farci sperimentare quella chiesa di comunione e di partecipazione che era nelle attese e che è stata sempre in cima al suo impegno di Vescovo. Da qui la raccolta in una pubblicazione di tutti i verbali, i documenti e gli atti prodotti dal Consiglio pastorale diocesano dal 2008 al 2020“.
La pubblicazione vuole documentare il cammino insieme – la sinodalità, per l’appunto – che il Vescovo ha voluto percorrere per 12 anni con il Consiglio pastorale della sua diocesi per edificare la Chiesa con il cemento della comunione e della condivisione, consapevole che la concordia è il presupposto della Pentecoste. Questo libro individua e illustra tre periodi. Il primo rappresenta gli inizi dell’episcopato, quando Mons. Sigismondi, appena arrivato a Foligno, conferma il Consiglio pastorale e lo sollecita subito con la chiamata alla sinodaltà, ovvero a camminare in cordata, stringendoci a Cristo pietra viva. In questi primi due anni (2008-2010) ritroviamo i fondamentali del suo magistero sulla importanza degli organismi consultivi, quali strumenti di partecipazione del popolo di Dio alla vita della Chiesa. L’idea del Consiglio pastorale come sinodo permanente, come luogo ideale del discernimento, come pure l’appello ad operare per la riforma delle strutture pastorali e l’invito al cambiamento dei cuori ci diventano familiari. E siccome le cose da fare si imparano facendo, Mons. Gualtiero chiede con fiducia ed insistenza al Consiglio pastorale di sperimentare la sinodalità nelle scelte più importanti da compiere e nelle attività da promuovere.
Il secondo periodo va dal rinnovo del Consiglio pastorale nel 2011 fino al 2015 e porta il titolo di sinodalità alla prova. È questo un periodo particolarmente intenso nella vita della diocesi: la Visita pastorale, le Assemblee diocesane, l’apertura dell’Anno della Fede e il 50° del Vaticano II, gli impegni per l’evangelizzazione, i giovani e la famiglia, le attività degli uffici diocesani da mettere in rete, la Caritas; e poi i grandi eventi che chiedono alla chiesa locale uno sforzo di discernimento dei problemi presenti e delle prospettive aperte, come nel caso dei questionari per i due Sinodi dei Vescovi sulla famiglia, o della preparazione al Convegno ecclesiale di Firenze. Anni intensi, anni proficui. I titoli di questa seconda parte, corrispondenti agli o.d.g. delle sedute del Consiglio pastorale diocesano, danno la cifra di un lavoro di studio e di proposte che solo chi vi ha partecipato conosce bene e che può risultare ora di grande utilità sia per la comprensione della vita religiosa locale che per l’aggiornamento della missione che la Chiesa in uscita di Papa Francesco oggi sollecita.
II terzo periodo corrisponde ad un nuovo quinquennio del Consiglio pastorale, quello che va dal 2016 al 2020. Risulta, questa, la parte più corposa dell’intero volume, avendo potuto utilizzare una raccolta più ordinata e completa dei verbali e della documentazione da più parti prodotta per le attività del Consiglio. Anche in questo periodo, infatti, abbondante è stato il materiale raccolto e discusso, sia per verificare e programmare annualmente l’azione pastorale sia per partecipare ad alcuni importanti eventi ecclesiali, come nel caso della relazione diocesana per l’Assemblea ecclesiale regionale, o dei questionari per la XV Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi dedicato ai giovani. Evento di grazia, questo, al quale il Vescovo Gualtiero ha partecipato come padre sinodale e sul quale ha poi convocato due volte il Consiglio pastorale diocesano per una riflessione molto condivisa su cosa chiede il Sinodo dei giovani alla chiesa di Foligno. Da qui la scelta di riportare in copertina la foto dei nostri giovani che salutano il Vescovo in Vaticano per l’apertura dei lavori del Sinodo.