In vista della Festa del Lavoro del 1 maggio, è importante sottolineare l’importanza della sicurezza sul lavoro nel settore dell’edilizia. Un modello innovativo di formazione, applicato in Umbria per affrontare il problema della sicurezza nei grandi cantieri, definiti “cantieri complessi”, ha dimostrato la sua validità nella prevenzione e nella promozione della salute sui luoghi di lavoro. Questo approccio, sviluppato dalla collaborazione tra Regione Umbria, Inail Umbria, Cesf di Perugia e Tesef di Terni, è stato sperimentato con successo anche nel cantiere della ricostruzione della Basilica di San Benedetto a Norcia.
Il lockdown dovuto alla pandemia di Covid-19 ha causato una perdita di manodopera qualificata nel settore edile, con personale competente che si è riconvertito ad altri lavori. Questa situazione, unita all’aumento dei costi, sta creando problemi sia a livello nazionale sia in Umbria. Le imprese, in alcuni casi, preferiscono non partecipare alle gare pubbliche nonostante la disponibilità di risorse per la realizzazione di opere attraverso il PNRR. Tuttavia, le sperimentazioni del modello del “cantiere complesso” su grandi opere in Umbria offrono l’opportunità di rispondere a queste sfide con un approccio innovativo.
L’obiettivo del modello del “cantiere complesso” è creare un sistema di gestione dei cantieri edili che promuova l’utilizzo volontario di pratiche che garantiscano la sicurezza sul lavoro. Studi sull’insorgenza degli infortuni sul lavoro hanno dimostrato che il fattore umano è il più frequentemente correlato all’evento lesivo. L’errore di procedura, dovuto a una carente formazione e addestramento dei lavoratori, è il maggior responsabile degli infortuni sul lavoro.
Per diffondere la cultura della sicurezza, è fondamentale focalizzarsi sul comportamento dei lavoratori all’interno del luogo di lavoro, prestando attenzione alle modalità con cui svolgono le proprie mansioni per evitare infortuni a sé stessi o ad altri. La Regione Umbria auspica che la sperimentazione del “cantiere complesso” conduca all’adozione di procedure standard di formazione e informazione degli operatori edili, capaci di cambiare i “modi di lavorare” in tutti i cantieri e mettendo al centro le persone.
Tematiche di grande rilevanza che sono state discusse in occasione del convegno su “La gestione della sicurezza nei cantieri complessi: il modello umbro applicato al cantiere della basilica di San Benedetto” che si è svolto oggi a Norcia il 28 aprile scorso, in occasione della ventesima Giornata mondiale per la salute e sicurezza sul lavoro al quale è intervenuto anche l’Assessore regionale ai Lavori pubblici e alla Sicurezza nei cantieri.
Diffondere la cultura della sicurezza significa investire nelle persone e nei loro comportamenti sul luogo di lavoro, promuovendo un approccio responsabile e consapevole. La sperimentazione del “cantiere complesso” può essere un punto di partenza per l’adozione di procedure standard di formazione e informazione sempre più incisive, in grado di garantire la sicurezza e il benessere dei lavoratori in tutti i cantieri.