Venti mesi di mandato su cui fare il punto. Nel suo intervento davanti al Consiglio comunale, Andrea Romizi parla di “una rinascita lenta che non può compiersi solo in un anno e mezzo”. Racconta di cantieri, di riqualificazione della città tutta, dal centro storico sino alla periferia. E ancora, si è soffermato sul capitolo tasse: “Sorrido quando mi dicono “non avete ancora ridotto le tasse”. Stiamo lavorando per questo risultato, ma se uno inizia la partita in svantaggio per dieci a zero… Arriveremo al traguardo sperato, partendo da una riduzione fino al 10 per cento della Tari».
No alle polemiche. Si è trattato di welfare, di cultura e, perché no, anche di Perugia 1416, la sfilata storica in calendario per il prossimo giugno, Romizi ha detto “non capisco cosa ci sia di male in questo evento. Questa Amministrazione guarda al futuro, non solo al passato”. E ancora, si è parlato di sicurezza, di numeri e di dati. “Si è operato sulle spese di casa nostra. Siamo partiti con dei passivi di 3milioni di euro e con il programma di mandato si arriverà a passivi non superiori a 500mila euro”. È un Romizi stanco quello che, quasi al termine del suo lungo intervento, invita il Consiglio comunale ad abbandonare sterili polemiche e a “giudicare quello che stiamo facendo”.