Sicurezza: "non descriviamo Perugia come il paese della cuccagna" - Tuttoggi.info

Sicurezza: “non descriviamo Perugia come il paese della cuccagna”

Redazione

Sicurezza: “non descriviamo Perugia come il paese della cuccagna”

Gio, 09/02/2012 - 13:27

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“Non possiamo più permettere che la città di Perugia venga rappresentata sui media nazionali come la città della cuccagna per spacciatori e consumatori di droga, come accaduto nello speciale trasmesso dalla tv La 7. Quel che è emerso dal reportage giornalistico in questione, dove sono state trasmesse testimonianze terribili di giovani tossicodipendenti perugini e sconcertanti interviste a spacciatori maghrebini che vengono ad arricchirsi a Perugia per poi tornare a godersi una vita agiata nei loro paesi di origine, dopo avere guadagnato ad un media di 30mila euro al mese, è la fotografia di una città amministrata talmente male che questa escalation criminale pare non potersi arrestare, nonostante lo strenuo impegno delle Forze dell’ordine”. E’ il commento del consigliere regionale Maria Rosi (Pdl) alla trasmissione mandata in onda nella serata di mercoledì 8 febbraio (INTERVENTO DI BOCCALI A LA7). “Tutto questo – secondo la Rosi – è il risultato di una politica scellerata, quella degli ultimi dieci anni dell’amministrazione cittadina di centrosinistra, fatta solo di demagogia sull’argomento droga, senza il coraggio di prendere il toro per le corna. Qui si fanno solo tavoli tecnici per riunioni inutili, mentre in strada prospera lo spaccio e cresce lo smarrimento dei giovani e il disagio di tutti i cittadini. Si persegue la politica del palliativo fornito dai Sert, che andrebbero riformati e resi strutture funzionali alla riabilitazione dei giovani che incappano nella droga. Soprattutto non si è mai intrapresa, da parte dell’amministrazione perugina, una seria azione di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti e una politica di prevenzione del problema, basata sull’informazione a partire dalle scuole, con l’ausilio di esperti in materia. Secondo me – continua – sarebbe fondamentale anche una campagna mediatica da portare all’interno delle discoteche e dei locali frequentati dai giovani, per ritrovare la consapevolezza che ci si può divertire senza ricorrere agli stupefacenti e prendere coscienza tutti quanti del danno enorme che questa piaga sta apportando al capoluogo di regione, come si è visto nella trasmissione televisiva, e alla salute di tante, troppe persone”.

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