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SICUREZZA IN EDILIZIA: SCUOLA EDILE E CPT SPIEGANO LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA PREVISTA DAL NUOVO CONTRATTO

Gli obblighi formativi introdotti con il nuovo contratto nazionale dell'edilizia, sottoscritto nei mesi scorsi, sono stati illustrati in due incontri a Perugia e Terni promossi dagli Enti bilaterali del settore edile (Scuola Edile e Comitato Paritetico Territoriale).

L'iniziativa, che ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti di imprese regionali del settore e consulenti del lavoro, è stata anche un'occasione per ricordare Pino Virgilio, segretario nazionale aggiunto della Filca-CISL e Vice presidente del Formedil, recentemente scomparso. Virgilio era stato uno dei principali promotori dell'introduzione nel nuovo contratto dell'edilizia dell'obbligo formativo di 16 ore e uno dei più grandi sostenitori della necessità della formazione per i lavoratori come strumento per limitare gli incidenti sul lavoro.La formazione di 16 ore prima di cominciare l'attività in cantiere entrerà in vigore il 1° gennaio 2009 e prevede l'obbligo per tutti i nuovi assunti del settore edile di partecipare a un corso di 16 ore di formazione pratica sulla sicurezza in cantiere assolvendo in questo modo anche all'obbligo formativo imposto dal D.Lvo 81/2008 e dalla DGR Umbria n. 790 del 2007.Dal 1° gennaio prossimo, quindi, le Scuole Edili e i CPT predisporranno un calendario dei corsi sulla base del quale le imprese potranno programmare le proprie assunzioni.I corsi si svolgeranno in due giornate consecutive. Al lavoratore verranno consegnati, inoltre, gli indumenti da lavoro: la tuta, le scarpe antinfortunistiche e il casco, che rimarranno di loro proprietà. I contenuti e le modalità di svolgimento del corso sono stati pensati in modo uniforme a livello nazionale. Si tratta di una formazione prevalentemente pratica che avverrà attraverso l'esecuzione delle operazioni più semplici che solitamente ci si trova a dover svolgere in cantiere. I docenti cercheranno di trasmettere al lavoratore i rischi impliciti di ciascuna operazione e le modalità di esecuzione in completa sicurezza. Nei laboratori delle Scuole edili saranno create delle postazioni fisse, ciascuna deputata a spiegare e far eseguire alcune lavorazioni. Ai partecipanti sarà illustrato, ad esempio, come capire se un ponteggio è adeguatamente protetto e come lavorare in altezza senza correre rischi; come realizzare la corretta imbracatura di un carico; come utilizzare le attrezzature da taglio in completa sicurezza; come movimentare carichi correttamente; come leggere la segnaletica di sicurezza. I momenti in aula saranno limitati e dedicati soprattutto a quelle operazioni che sarebbe complicato simulare in laboratorio, come per esempio i lavori stradali, il getto di cemento, l'armatura e il disarmo di un solaio…Questo schema formativo è stato pensato anche in funzione degli ormai numerosissimi lavoratori stranieri presenti in edilizia, per i quali è molto più semplice capire i rischi connessi al proprio lavoro attraverso esercitazioni di carattere pratico piuttosto che ascoltare spiegazioni in una lingua di cui non hanno ancora perfetta padronanza.A tal proposito gli Enti hanno anche attivato corsi serali di italiano tecnico, che prevedono l'erogazione di un contributo in denaro ai partecipanti. I corsi sono destinati ai lavoratori stranieri che hanno difficoltà di comprensione della lingua italiana.Gli Enti per l'edilizia di Perugia hanno inoltre deciso di avviare, assieme ad altre Scuole in Italia, una sperimentazione dei corsi 16 ore tra ottobre e novembre. Sono previsti 2 moduli: il 30 e 31 ottobre il primo, il 13 e 14 novembre il secondo. A Terni invece la sperimentazione si avvierà nel mese di novembre, con un percorso formativo a settimana.