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Sicurezza in città…il rischio è il ‘rassicurismo’

La situazione della sicurezza in città è preoccupante? Non sarà preoccupante a livelli di allarme, non sarà un’emergenza sul fronte della criminalità organizzata, non saremo ancora difronte a fenomeni di escalation criminale ma non si può nemmeno star sempre a minimizzare.

Non si può nascondere la testa sotto la sabbia e dire che “tutto sommato Foligno è una città tranquilla” perché non è vero e perché i fatti, gli accadimenti, le statistiche ed i dati ufficiali sono la prova provata che non è così.

L’elenco di furti, scippi, spaccate e attività di spaccio è lungo: dalle case popolari alle ville, dai negozi in centro ai magazzini in periferia, dai furti di merce a quelli di bici, dallo spaccio di hashish alle droghe sintetiche.

Si definisce ‘microcriminalità’ ma alle vittime crea comunque ‘macrodisagi’ ed alla comunità provoca ‘macropaure’. A far scalpore, nei giorni scorsi, un caso che ha toccato le coscienze e risvegliato gli animi ormai in parte assuefatti e rassegnati: un trentenne, in pieno centro storico, ha aggredito e quindi scippato un’anziana sferrandole un pugno in faccia e spedendola dritta all’ospedale.Poi, indisturbato ha proseguito il suo giro nel cuore cittadino ne ha scippata un’altra. Il tour delinquenziale è proseguito con altri due tentativi di borseggio, questa però andati a male per la resistenza delle vittime nel difendere i propri effetti personali.

C’è da dire che la prima vittima aveva fornito elementi utili agli agenti della Polizia guidata dal commissario Bruno Antonini e che il trentenne dopo aver fatto perdere le proprie tracce, è stato braccato dai Carabinieri del capitano Angelo Zizzi.

Ad onor del vero c’è da dire che le forze dell’ordine a Foligno stanno facendo un gran lavoro ed i successi sono sempre maggiori, ma anche l’amministrazione comunale può e dovrebbe fare la sua parte.

Ad esempio, come ha riproposto il consigliere di maggioranza Lorenzo Schiarea (Movimento per Foligno) schierando i tanto annunciati e promessi ‘vigili di quartiere’.

Si potrebbe mettere a disposizione dei cittadini un numero verde come già da anni si fa nella vicina Assisi; o mettendo finalmente a pieno regime le telecamere esistenti ampliando al tempo stesso il sistema di videosorveglianza.

Le forze dell’ordine fanno la loro parte, e la fanno egregiamente ma se le istituzioni pubbliche non fanno bene il loro diventano quasi involontariamente ‘compici’ della situazione.

“È inaccettabile che dopo mesi dall’insediamento non si sia fatto assolutamente niente in tal senso”: non lo dice l’ennesima vittima di una rapina o un esponente di opposizione, lo dichiara lo stesso Schiarea, consigliere comunale, della stessa maggioranza della coalizione Mismetti.

Non sarà che per paura di scivolare nell’allarmismo ci si adagia sul… ‘rassicurismo’?