Terni

Sicurezza a Terni, ‘serve’ l’esercito: Corridore “Città non tranquilla”

Risse, aggressioni, scippi, furti ai danni di commercianti e privati cittadini, negli ultimi giorni la città di Terni sembra avere un grave problema di sicurezza, sia reale che percepita, tanto che il vicesindaco Riccardo Corridore (affiancato dal consigliere AP con delega alla Sicurezza, Raffaello Federighi) ha indetto una conferenza stampa per la mattina di oggi, 3 aprile, per fare un quadro della situazione: “Terni è una città poco tranquilla” – ha ammesso Corridore – sollevando una questione già ‘aperta’ dal sindaco, Stefano Bandecchi, cioè il mancato coordinamento tra le risorse e le competenze dell’amministrazione comunale con Prefetto e Questura. Nell’ambito della conferenza stampa, Corridore ha annunciato che il sindaco Bandecchi, lo scorso 27 marzo, ha inviato una lettera a sua eccellenza il Prefetto chiedendo, tra l’altro, la possibilità di utilizzare anche a Terni il progetto nazionale Strade Sicure che prevede la dislocazione in città di pattuglie di militari.

Sicurezza, vigilantes, agenti e telecamere

Riccardo Corridore ha tracciato il quadro della sicurezza in città, facendo riferimento al progetto di studio dell’Università Cusano (fondata dal sindaco di Terni, Stefano Bandecchi) relativo alle 11 unità di vigilanza privata Securpool assunte dal progetto stesso, 3 di giorno e 8 di notte con compiti di vigilanza nei confronti dei beni comunali, in aggiunta al lavoro svolto dalle forze dell’ordine. I dati relativi a questo progetto di studio saranno forniti alla fine del 2024 cioè quando i referenti avranno a disposizione i numeri completi dell’anno di durata della sperimentazione. Corridore ha anche ricordato le 39 assunzioni per l’organico di Polizia Locale e le 22 telecamere già installate: altre 32 invece sono ancora in attesa di essere posizionate.

Cercare la collaborazione con le Istituzioni

“In quella sede abbiamo avanzato anche delle proposte – ha sottolineato Corridore – oltre a quella della presenza dei militari: istituire un tavolo per la sicurezza per analizzare l’evolversi della situazione specifica e predisporre la migliore collaborazione possibile tra questa Amministrazione Comunale, la dipendente Polizia Locale, le Forze di Polizia e le organizzazioni connesse;
esaminare la possibilità d’integrare il personale della Securpool (composto da guardie particolari giurate), combinando i loro compiti principali con attività di monitoraggio e avviso alle Forze di Polizia in presenza di sospette attività illecite, nelle modalità indicate e sotto la direzione tecnica del Questore, con divieto d’intervento diretto, similmente a quanto già efficacemente realizzato in altri comuni italiani”. 

Commercianti chiedono più sicurezza, sollecitato il Prefetto anche dalla minoranza

Proprio in seguito agli ultimi episodi di furti e spaccate, i commercianti stanno chiedendo a gran voce l’intervento delle istituzioni, in particolare del Prefetto. Sulle vetrine di alcuni esercizi commerciali, in particolare quelli di via Roma, sono apparsi dei cartelli in cui è scritto: “Basta furti. basta danni ai negozi. Sig. Prefetto quando pensa di intervenire?”. A proposito di Prefetto, i gruppi di minoranza del Pd, M5S Innovare per Terni, hanno chiesto un incontro al dott. Giovanni Bruno “in vista del rinnovo del patto per Terni città sicura. Questa richiesta scaturisce in seguito ai fatti di cronaca di questi giorni, inerenti la sicurezza della nostra città e della percezione della cittadinanza rispetto a quanto avvenuto.
Già più volte dall’inizio della nuova consigliatura, abbiamo denunciato la situazione e soprattutto l’inadeguatezza delle modalità adottate dal Sindaco, per affrontare il problema”.