A quasi 7 mesi dalla sentenza della Corte Costituzionale che ha rappresentato una nuova tegola per il Piano regolatore generale del Comune di Spoleto, si sblocca l’iter per realizzare la variante che dovrebbe risolvere una volta per tutti i problemi della pianificazione urbanistica cittadina. Sul Prg di Spoleto, infatti, non sembra esserci pace da diversi anni: nel 2014 il Consiglio di Stato annullò quello approvato nel 2008. Si è corso allora ai ripari con una norma regionale che di fatto sanava il documento di programmazione urbanistica spoletino, norma che però di recente è stata giudicata incostituzionale. Gli effetti – è emerso dai pareri legali – sono visibili in realtà soltanto per l’atto specifico impugnato davanti alla Corte costituzionale, ma la questione va risolta una volta per tutte e nel frattempo l’urbanistica cittadina è stata pressoché bloccata per paura di possibili ricorsi.
Ora, dunque, la Giunta comunale di Spoleto ha definito l’iter per la tanto attesa variante al Prg, approvando ieri (22 febbraio) una delibera “in cui fa proprio il parere legale pro veritate relativo agli effetti della sentenza della Corte costituzionale”.
In una nota, il Comune di Spoleto spiega che “la Giunta comunale ha dato incarico agli uffici di predisporre tutti gli elaborati e la documentazione necessaria sulla base del parere acquisito dalla Regione Umbria.
Due i riferimenti da seguire: da una parte riclassificare in zone agricole quelle aree edificabili non attuate e interessate da fenomeni franosi e, dall’altra, accertare le effettive condizioni di rischio per frana sismoindotta in quelle aree dove l’edificazione non è stata ancora completata”.
Secondo il parere legale in mano all’amministrazione comunale, il Piano Regolatore Generale del 2008, così come anche la sanatoria del 2014 e la variante del 2021, non vengono toccati dalla pronuncia di incostituzionalità dell’art. 22 comma 2 della legge regionale n. 5 del 2014 (principio dell’intangibilità dei rapporti esauriti). Per quanto riguarda invece la parziale non conformità geomorfologica del PRG del 2008 e della sanatoria del 2014, se ne indica il superamento tramite “l’adozione di una variante parziale e chirurgica”.
Sono tre inoltre i passaggi, indicati in delibera, su cui gli uffici tecnici del Comune lavoreranno nelle prossime settimane. In relazione alla variante al PRG e prima dell’invio della stessa al Consiglio comunale, sarà infatti necessario avere la conferma, da parte degli uffici regionali competenti, sia del parere fornito dalla Regione Umbria nel settembre scorso, sia del parere preliminare VAS (Valutazione Ambientale Strategica), mentre dovrà essere acquisito il parere della Commissione Comunale per la Qualità Architettonica e del Paesaggio.
Nel documento deliberato la Giunta comunale specifica inoltre che non è necessario adottare atti di autotutela conservativa, neppure per quanto riguarda i titoli edilizi da rilasciare in futuro, purché questi non siano in contrasto con il parere geomorfologico regionale (a riguardo si dà indicazione agli uffici di operare in tal senso).
(Foto di repertorio: uno degli elaboratori del Prg di Spoleto)