La Giunta regionale aderisca alla petizione per il mantenimento delle disposizioni inerenti la donazione del 5 per mille e la loro definitiva introduzione e si attivi affinché tale richiesta trovi pieno e tempestivo accoglimento. Lo chiede un ordine del giorno presentato dai consiglieri regionali di Forza Italia Fiammetta Modena, Massimo Mantovani, Raffaele Nevi e Ada Urbani.”Con la finanziaria 2006 – si legge nel documento – il Governo Berlusconi ha introdotto in via sperimentale la possibilità per i contribuenti di destinare il 5 per mille della propria Irpef al volontariato, alle onlus, alla ricerca scientifica e sanitaria, nonché alle attività sociali dei Comuni. Questa disposizione ha incontrato l'unanime approvazione dei soggetti direttamente interessati e una partecipazione da parte dei cittadini che ha superato le migliori aspettative, così come testimoniato dai dati recentemente resi pubblici dall'agenzia delle entrate e riportati dal sito del Sole24 ore secondo i quali 'Sono 328,9 milioni di euro i fondi che 15,8 milioni di contribuenti hanno destinato al sociale indicando l'uso del 5 per mille delle proprie tasse nel 2006. La parte del leone l'ha fatta il volontariato che riceverà 182,9 milioni di euro, ma la ricerca scientifica è buona seconda (51,1 milioni), seguita dagli istituti sanitari (46,7 milioni) dove figurano molti centri che con spiccate vocazioni alla ricerca biomedica, seguiti dai municipi (21,7 milioni)'”.”Le due manovre finanziarie dell'Esecutivo Prodi – affermano i consiglieri regionali – non hanno consentito al 5 per mille di uscire dalla sperimentazione e, al contrario, per due volte consecutive il Legislatore della Finanziaria per il 2007 ha escluso l'istituto, almeno inizialmente, dai due progetti di legge, reintroducendolo rivisto e corretto nella Finanziaria 2007 con alcune modifiche sia sul fronte dei soggetti ammessi (con l'esclusione di fondazioni e Comuni) sia sulle risorse disponibili (con l'introduzione di un tetto di 250 milioni di euro). Con la Finanziaria attualmente in discussione al Senato – aggiungono – non c'è garanzia del mantenimento del 5 mille se non uno stanziamento di 400 milioni per poter coprire gli oneri delle ripartizioni 2007 e il Governo attuale si è limitato, attraverso il ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero e con il vice ministro alle Finanze, Vincenzo Visco, a garantire un recupero della norma sul 5 per mille anche nel 2008 senza però individuare meccanismi precisi”.”Recentemente – informano Modena, Mantovani, Nevi e Urbani – è stata avviata una petizione per rendere stabile e senza limiti il 5 per mille alla quale hanno aderito centinaia di ricercatori, scienziati, personaggi del mondo della politica e della cultura, operatori del volontariato oltre a migliaia di semplici cittadini”.