Sono arrivate oggi pomeriggio in Consiglio comunale le dimissioni dell’assessore Monica Bartolini (deleghe a Patrimonio, Servizi Demografici, Viabilità e Partecipazione).
Durante le comunicazioni, l’assessore ha letto una dichiarazione in cui ha spiegato le ragioni: “Ho preso questa decisione dopo aver saputo delle dichiarazioni lesive della dignità della mia persona, delle risultanze dell’incontro e dei giudizi espressi sul mio conto e sul mio operato, che sono il segno della sfiducia del sindaco nei miei confronti. Sono rimasta molto turbata dalle parole usate dal sindaco in un importante riunione di maggioranza. Da un sindaco tutti dovrebbero aspettarsi toni e giudizi che aiutino a superare i problemi, non a esacerbarli”.
Bartolini, che ha sottolineato come “seri problemi di salute” abbiano influito sul suo mandato, ha poi aggiunto: “Non è possibile lavorare per così tanti anni prendendo decisioni senza consultare non solo la giunta ma neanche la maggioranza. Se la maggioranza ha perso così tanti elementi, possibile che siano tutti episodi di protagonismo? Le scelte sono state politiche. La crisi della città si è inasprita con la pandemia. La guida è incerta ed autoreferenziale”.
Procelli (La Sinistra), dello stesso partito di Bartolini, ha lasciato i lavori del Consiglio, precisando che “non era forse il momento di anteporre queste motivazioni, alla crisi del Covid, ma dopo la scelta dell’assessore Bartolini, devo abbandonare l’assise”.
Nella stessa seduta, inoltre, i consiglieri Filippo Schiattelli e Luigi Bartolini, entrambi neo consiglieri del Gruppo Misto, hanno costituito il nuovo gruppo Civici per Città di Castello. Il Consiglio ha poi surrogato la consigliera della Lega Rachele Polidori con Giorgio Baglioni, che insediandosi ha dichiarato: “E’ un onore essere qui. Ringrazio chi 4 anni fa mi ha dato fiducia e cercherò di essere utile, rappresentare i giovani e il punto di vista della Lega, facendo un’opposizione seria e responsabile”. La Lega ha ora un nuovo capogruppo dopo 4 sedute senza rappresentanti.
Pescari (Pd): “Rimango spiazzato dalle parole di Monica. Esprimo la mia solidarietà personale”. Morini (Tiferno Insieme): “Ormai è uno stillicidio, ogni Consiglio c’è una defezione, ora si è passata pure alla Giunta. L’assessore ha usato le parole di chi l’ha preceduta nell’addio. In maggioranza e in Giunta non potete fare finta di non vedere”. Arcaleni (Castello Cambia): “E’ ormai evidente la profonda difficoltà del sindaco e della sua maggioranza: questa città non si merita questa estrema precarietà di governo”.
Schiattelli (Civici per Città di Castello): “C’è un problema evidente. Il sindaco sorrideva quando parlava l’assessore Bartolini e questo mi lascia sgomento. Quando è avvenuta l’ultima riunione di maggioranza per discutere dei problemi della città? Lei sindaco si sta dimostrando un problema per questa città”. Zucchini (Gruppo Misto): “Le dimissioni di Bartolini mi lasciano profondamente lacerato. Ma ribadisco che è il momento di serrare le file in questa fase difficile della vita cittadina e portare avanti i progetti in essere”.
Il sindaco Luciano Bacchetta ha concluso: “L’assenza perdurante per anni dell’assessore con le dimissioni di oggi ha un momento di chiarezza. Capisco i problemi personali ma non poteva durare. Io non ho mai mandato via nessuno ma da moltissimo tempo non poteva dare il suo contributo. Che ci sia egocentrismo o meno l’assessore non lo poteva sapere, non c’era mai. Per l’aspetto politico: se la maggioranza c’è bene, altrimenti il Consiglio viene sciolto. Arriva il commissario e ognuno si assume le sue responsabilità. C’è stato un mandato popolare che alcuni consiglieri hanno disatteso. Ci sarà un momento in cui si potrà uscire dalla diplomazia e dare spiegazioni. Non tirerò a campare, non è mio costume”.