Si decide sul nuovo Calendario venatorio, richiesta deroghe dopo la sentenza su Ispra

Si decide sul nuovo Calendario venatorio, richiesta deroghe dopo la sentenza su Ispra

Redazione

Si decide sul nuovo Calendario venatorio, richiesta deroghe dopo la sentenza su Ispra

Mar, 26/03/2024 - 16:55

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Mercoledì si riunisce la Consulta umbra, dove Puletti (Lega) chiede all'Assessorato di inserire più specie in preapertura

Associazioni venatorie, ambientaliste e agricole e referenti Atc sono stati convocati per la Consulta faunistico venatoria che si terrà domani, mercoledì 27 marzo, per discutere del Calendario venatorio 2023/24.

Una seduta che arriva dopo la sentenza con cui il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato dalla Regione Liguria, obbligando l’Ispra, in caso di richiesta di caccia in deroga da parte di un’amministrazione comunale, di specificare puntualmente le piccole quantità eventualmente consentite. Un pronunciamento che cambia il paradigma sulla caccia in deroga in Italia, annullando di fatto i semplici dinieghi di Ispra ai quali poi erano legati i ricorsi al Tar presentati dalle associazioni ambientaliste, obbligando l’Istituto a fornire alle Regioni dati puntuali per ciascuna specie.

Puletti: caccia in deroga, ora non ci sono più alibi

Una sentenza che ha portato una mobilitazione della Lega in molte regioni italiane. In Umbria il consigliere regionale Manuela Puletti torna a chiedere che il prossimo Calendario possa prevedere, nella giornata della preapertura, le deroghe alle specie storno, tortora dal collare e piccione.

“Come già da anni avviene nelle regioni a noi confinanti” ricorda Puletti. Evidenziando come la sentenza del Consiglio di Stato obblighi Ispra ad individuare puntualmente le piccole quantità per le specie non cacciabili a seguito di richieste di deroga da parte delle Regioni entro aprile. “Eliminando così – prosegue l’esponente della Lega – gli alibi di ‘no’ detti in nome di un ambientalismo ideologico. Alla luce di questa storica sentenza, con più forza torniamo a chiedere ciò che in Umbria doveva essere fatto già negli anni precedenti. Con le preaperture che hanno invece generato malcontento tra i cacciatori umbri, per le modalità di programmazione e di gestione. Ampliare in deroga le specie cacciabili consentirebbe finalmente di avere una giornata di preapertura degna del nome che porta, oltre a limitare i danni provocati da queste specie nelle campagne. Ci auguriamo dunque, anche sulla base delle istanze che certamente emergeranno dal mondo venatorio durante i lavori della Consulta, che l’Assessorato umbro presenti ad Ispra entro aprile la richiesta per le specie cacciabili e che le deroghe siano inserite nel prossimo Calendario venatorio”.

“Oltre a questo chiediamo di ampliare fino al 10 febbraio la caccia alle specie migratorie, nei termini e con le modalità consentite dalla legge” aggiunge Puletti.

Il dibattito sui sentieri

Proprio sull’emendamento che porta il nome di Puletti, che ne è stata prima firmataria, quello che ha ridefinito le regole per i transiti nei sentieri e nella cosiddetta viabilità secondaria di montagna e rurale, si continua a dibattere, su fronti opposti.

Negli ultimi giorni ci sarebbero stati anche tentativi di mediazione che le associazioni ambientaliste hanno lanciato ad alcuni esponenti del mondo venatorio. Forse con l’intento di isolare un’altra componente che guarda con interesse alla normativa, quella dei motociclisti.

Ma i cacciatori, intanto, anche alla luce di possibili aggiustamenti sulle tabellazioni su cui sta riflettendo la maggioranza, attendono di essere ricevuti, con una rappresentanza di tutte le associazioni, dalla presidente Tesei, che su questo tema ha già incontrato rappresentanti del Cai e della federazione dei motociclisti.

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